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924: il primo atto di Wano si conclude

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Nel Cap. 924 il primo atto di Wano giunge al termine esattamente come iniziò nel Cap. 909: una sorta di rappresentazione del teatro Kabuki o Bunraku!

Come nella mia precedente analisi, ovvero l’introduzione al regno di Wano, risalente al Cap. 909 uscito a Luglio, nel Cap. 924 Oda conclude esattamente nel modo in cui ha iniziato: una figura dalla maschera volpina che suona uno Shamisen, uno strumento giapponese a tre corde, un sipario e delle note musicali di contorno, quasi a voler convincere il lettore di stare assistendo a una vera e propria opera teatrale; ne parlavo approfonditamente QUI.

Dopo il sanguinolento scontro con Kaidou, vediamo Luffy agonizzante a terra, egli, nonostante lo stato psicofisico notevolmente alterato, non rinuncia nell’utilizzare un “malosguardo” nei confronti dell’imperatore che, probabilmente piacevolmente sorpreso nel vedere una tale forza d’animo, non ci pensa due volte prima di ordinare ai suoi uomini di imprigionarlo per farne un suo sottoposto.

Gli uomini di Kaidou si avvicinano per metterlo in catene, ma in un attimo sono loro quelli agonizzanti a terra e con la schiuma alla bocca, Luffy ha rilasciato un Haki dell’Imperatore sebbene non fosse cosciente, attirando nuovamente l’attenzione di Kaidou, che afferma che anche Kid, anch’egli in catene, possiede la stessa abilità; Shutenmaru, vedendo la scena da lontano, afferma invece che persino Lord Oden ne era capace.

Intanto Law cerca di salvare Luffy, ma viene interrotto da degli aghi di Agalmatolite lanciatigli da Hawkins, per impedirne i poteri, egli esclama che nel regno di Wano sono gli unici in grado di lavorare quel materiale in oggetti così minuti, tramite queste parole possiamo comprendere nuovamente quanto questo popolo sia notevolmente avvezzo all’arte della forgiatura, scultura e nella manodopera in generale.

Intanto, Kaidou riacquista nuovamente la sua forma draconica, volandosene via per andare nuovamente a ubriacarsi dato che era tornato completamente sobrio, tramite ciò possiamo intuire che anche la sua resistenza e rigenerazione a questo tipo di vizio sono fuori dalla norma, quanto vorrei che insegnasse anche a me a riprendermi da una sbornia in pochi minuti..

La scena poi si sposta su Kin’emon, che nel frattempo è nella cittadina di Okobore, che osserva in lontananza O-tsuru intenta a curare un ferito, egli, attirato dal rumore degli zoccoli si volta e vede Shutenmaru, osservandolo però esclama “ASHURA-DOUJI!”, sfatando ogni possibile dubbio riguardo la sua reale identità.

La scena che più mi preme evidenziare, a parte le le fenomenali espressioni di Franky, Usopp e Nico Robin alla lettura del giornale, è quella finale: Luffy viene sbattuto in cella, accanto a sé c’è Kid, imprigionato anch’egli da chissà quanto, entrambi lanciano uno sguardo di accusa e sfida a Kaidou, riproponendo il misterioso musicista dalla maschera volpina che strimpella con ancora più foga il proprio strumento, atto a cadenzare la narrazione e la recitazione di questo momento clou per risaltarne l’atmosfera.

Sipario.

Il primo atto si conclude qui, in oltre vent’anni di pubblicazione One Piece stupisce ancora, regalando un crescendo di emozioni e palpitazioni, cosa succederà ora? Ciò che mi piacerebbe vedere è la continuazione su ciò che sta succedendo attualmente al Reverie, tramite questa alternanza Oda troverebbe il perfetto equilibrio e connubio per cadenzare la narrazione a ritmi ben precisi, in modo da inserire dei piccoli time-skip fra un atto e l’altro, per raggiungere in scioltezza la fatidica notte del Festival del Fuoco.

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