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Intervista a Lorenzo Scattorin – Doppiatore di Sanji

                                                                     [Grafica di Panda Studio] 

 

Ciao, certamente bisogna possedere una dizione perfetta ed essere dotati di buon orecchio, fantasia, inventiva e spigliatezza.

E bisogna Amare questo lavoro, la "A"  maiuscola non è un errore, sento ogni giorno ragazzi ogni dire di coltivare il sogno di fare doppiaggio ma poi di fronte alle prime difficoltà, come, appunto studiare duramente (!!), ecco che il grande sogno si scioglie come neve al sole.

Questo, ahimè, non è amore.

L' Amore per ciò che facciamo è condizione basilare (ma non garanzia) per cercare di ottenere l'apprezzamento del pubblico, ti permette di migliorare ogni giorno, rubando piccoli segreti, "trucchetti", a colleghi più grandi, esperti e preparati, ti porta a non essere mai del tutto soddisfatto di ciò che fai, e questo è un bene, per me.

La giornata di un doppiatore si suddivide, normalmente in tre turni di tre ore ciascuno ma spesso se il lavoro e tanto, i turni possono essere quattro o, più raramente, anche cinque.

Nelle pause tra un turno e l'altro o nella pausa pranzo può capitare di registrare speakeraggi o pubblicità.

Visto che ci siamo, anche se non si tratta di doppiaggio ma molti doppiatori lo fanno, dal pomeriggio tardo in avanti, per chi ama fare teatro, capita di avere le prove fino a notte fonda per qualche settimana e poi, dopo il debutto, lo spettacolo in media, per 5 giorni a settimana.

Ma questo è un altro discorso.. 😉

Ho iniziato ad seguire il mondo Anime da piccolo, ero un super appassionato che seguiva i principali cartoni di allora, Mazinga, Jeeg, Lupin III e l'Uomo Tigre su tutti.

Ricordo anche, verso la metà degli anni '80, i primi episodi di "Ken il guerriero", e benché avessi iniziato i primi lavori dall'età di 6-7 anni, se mi avessero detto che un giorno sarei diventato la sua voce..!

L'unica cosa che detesto è la maleducazione che a volte accompagna queste richieste, il resto invece fa parte di queste manifestazioni e dell'affetto dei fan. Personalmente non ho mai amato replicare "frasi famose" di personaggi che ho doppiato perché trovo impossibile ricreare a freddo ciò che si riproduce in sala di doppiaggio con video, musica e in un'atmosfera di immedesimazione assoluta.

Per fortuna, anche senza essere perfetti, gli appassionati apprezzano il risultato finale.

Questo è un argomento delicato che meriterebbe ben altro approfondimento. La censura, piccola o grande, è un errore a prescindere, bisogna limitare la visione di certi prodotti a determinati tipi di pubblico, questo è corretto, direi doveroso in taluni casi, come con i minori.

Ma censurare è snaturare un'opera, quindi a quel punto diventa inutile guardarla.

La nascita di piattaforme televisive a pagamento e di programmi provvisti di codici e quant'altro, pensavo fosse la soluzione del problema.

Ma è effettivamente così?

Permettimi una considerazione:  la televisione e la rete, oggi, possono essere molto più pericolose, violente e "meritevoli di tagli" rispetto a film d'animazione o cartoni animati, quali che siano.

Tolto il cinema "in carne ed ossa" se penso agli anime, film o seriali, certamente più di qualcuno.

Per come li ho "inventati", mi permetto questa espressione visto il carattere impresso ai due personaggi, Sanji, il cuoco della ciurma di One Pièce, e Seto Kaiba di Yugi-oh.

Poi per l'ansia e lo stress nervoso che ho accumulato nelle notti precedenti alla lavorazione, il primo film di Kenshiro.

La maggior parte dei personaggi che mi è capitato di doppiare in questi anni mi hanno divertito, ma questi tre sono quelli che ricordo con maggior affetto, senza dimenticare  He Man in 'He Man e i dominatori dell'universo", di sicuro uno dei miei primissimi ruoli importanti.

Quanto ai protagonisti dei videogiochi, divenuti ormai veri e propri film, alcuni davvero dei capolavori per trama, grafica e musiche, tre sopra tutti gli altri:  Joel, protagonista di "The last of us", Aiden Pierce in Watchdog e Vito Scaletta  in Mafia II e III.

Mettiamola così, visto che parli di Sanji, se per esempio il doppiaggio delle nuove puntate di One Piece continuerà come negli ultimi anni al ritmo, in media, di una decina all'anno, credo che tutti noi dovremo presto o tardi essere sostituiti!!

È comunque, battute a parte, Sanji non è l'unico personaggio di One Piece ad aver mantenuto sempre la stessa voce dalla prima puntata.

Come accennavo prima, la mia simpatia per Sanji è stata immediata, mi permette di spaziare tantissimo vocalmente, per via dei suoi eccessi, da spasimante innamorato e difensore strenuo del gentil sesso a cuoco serio e concentrato ai fornelli, a lottatore e combattente senza paura, a bambinone, a inguaribile romantico, a insopportabile lagna. 

Insomma per me è una fatica notevole, ma una vera goduria!

Questa per me è stata ed è ancora un'estate particolare, mi riposerò più a lungo del solito.

Però non vedo l'ora di ripartire, uno dei primi impegni che mi attendono sarà il doppiaggio del mio personaggio in una bellissima serie britannica prodotta da Netflix che partirà questo autunno e che racconta la vita della famiglia reale.

 

"Ragazzi, a tavola, il pranzo è pronto.. TUTTI RIGOROSAMENTE DOPO NAMIIIIIIII!!!"

Tra l'altro in autunno dovrebbe approdare al cinema il nuovo film di One Piece..

Lorenzo, ti ringraziamo a nome di tutto lo STAFF per questa intervista e soprattutto per la tua enorme disponibilità e gentilezza a riguardo. E’ stato davvero un piacere poter avere, seppur in modo fugace, questo scambio con te. Buon lavoro e alla prossima.

Un saluto a te e a tutto il tuo staff  e un grazie di vero cuore a tutti voi per il lavoro che fate.

Essere più vicini al pubblico che ci segue e ci vuol bene nasce anche e sopratutto da "chiacchierate" piacevoli come queste.

E qui il merito è tutto vostro!

 

L'intervista è stata ideata interamente da ToskyDomande a cura del Reverendo.

 

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