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Istituzioni e meccanismi di potere in One Piece

FRATELLI!

Ebbene si, anche qui dovrete sorbirvi un altro articolo bello lungo. Questa volta però vi sono venuto incontro, ho tagliato e cancellato davvero tantissima roba, per la gioia dei vostri occhietti delicati che, poveretti, non riescono a sopportare lo schermino del computer per troppo tempo.

Ma quanto cazzo mi dispiace?!?

Dunque, visto che quest’articolo funge anche da presentazione, eccomi qua! Per chi non mi conoscesse, io sono il reverendo, che tradotto significa “un altro coglione nelle braccia della community” (perché di coglioni non ce n’erano abbastanza vero?).

Perdonate la modestia, però più che reverendo, adesso mi sentirei quasi un cardinale, visto che sono entrato nel team admin della pagina più grande della community italiana a tema One Piece.

SOSSODDISFAZIONI!!

Ma basta parlare dei beni materiali della Chiesa e andiamo a discutere le cose serie.

Allora, facciamo un patto: io scriverò il meno possibile mentre voi in cambio cercherete di non commentare sotto l’articolo scrivendo che è stato lungo, che non finiva mai, che “tl:dr”, che sentivate crescere i capelli per il troppo tempo speso a leggerlo ecc.

Se però dovete proprio, fatelo… Se vi prudono le mani, scrivetelo…

Detto questo

SI VA!

Il termine “Potere” è un concetto chiave per comprendere le dinamiche di questo manga. Non si può leggere One Piece se non si hanno ben in mente le istituzioni di potere.

Vedete, One Piece, senza se e senza ma, è una metafora del nostro mondo. Eiichiro Oda ha delineato i tratti politici della nostra società, con i suoi difetti, i suoi pregi e le sue contraddizioni. In questo fumetto abbiamo tutto, ci sono le élite di potere, quelli che governano da sempre, abbiamo coloro che si oppongono, in modi diversi e con metodi diversi, abbiamo un’istituzione militare che si affibbia il compito di proteggere il popolo che, quest’ultimo, non sa assolutamente niente di ciò che succede dall’alto, la massa ignorante che “tira a campare” e basta. Tutto questo, le classi, i ranghi, i soprusi, le corruzioni, la criminalità, siamo noi come società! Non potete negarlo.

Capite che parlare di un argomento del genere risulta complesso e difficile, davvero, però tutto si può fare, tutto è possibile, anche gli articoli audaci; basta porsi un punto d’inizio.

EH… ED E’ QUI CHE TI VOGLIO. DA DOVE PARTIAMO?

DOVE INIZIA IL POTERE IN ONE PIECE?

“Questa è una storia che risale a 800 anni fa, Law. Venti Re di altrettante nazioni si riunirono al centro del mondo, e diedero vita ad un'imponente istituzione: l'attuale Governo Mondiale. I Re fondatori decisero di portare le loro famiglie a vivere a Marijoa. Solo i Nefertari di Alabasta rifiutarono, quindi in effetti erano solo 19 famiglie. Essi vivono ancora lì.

I discendenti dei Re fondatori che governarono il mondo… sono i Draghi Celesti!
Così, 800 anni fa, quelle 19 nazioni rimasero senza regnanti. Ovviamente quelle 19 nazioni elessero dei nuovi Re, e così nacquero nuove stirpi reali. Qui a Dressrosa c'era una nuova stirpe, si trattava degli ormai ex-sovrani, i Riku. La famiglia fondatrice che andò a vivere nella "Terra Sacra", Marijoa, fu il clan Donquixote!"

A lui ci arriveremo fra poco, fratelli, non vi preoccupate…

Quindi, in pratica, il potere inizia esattamente da questo punto, a detta di Doflamingo. Nel suo discorso abbiamo già delineato due ranghi gerarchici, i più alti:

E fin qui, tutto a posto; però c’è una differenza sostanziale che salta all’occhio. I draghi celesti si reputano superiori al resto dell’umanità per via di una (ancora) non specificata discendenza di sangue, una linea diretta genealogica appartenente addirittura ai creatori del mondo!

Si, ma i draghi celesti che ruolo hanno nella gestione della società di One Piece? Bisogna fare subito una distinzione perché quando parlo di “élite”, in realtà non mi sto riferendo anche ai 5 Astri di Saggezza, la massima autorità indiscussa, la vetta più elevata del potere mondiale. Sono due cose differenti e vedremo presto il perché.

Ora vi faccio un’altra domanda: come fanno i draghi celesti a gestire tutto il mondo se si sono rintanati a Marijoa e non accennano minimamente a scendere da lì? Riformulo, in che modo è possibile che questi esemplari con la bolla in testa riescano ad avere il controllo mondiale? Su cosa si basa il loro potere?

A parità di conti, se ci pensate, i re delle varie nazioni dovrebbero avere più autortà perché sono loro ad essere a contatto con la gente, a stringere alleanze con i paesi limitrofi, a condurre guerre per la conquista di territori e risorse ecc.

Cos’è che i draghi celesti fanno ma che i re non possono fare?

Forse il verbo adatto andrebbe coniugato al passato. Cosa hanno fatto i draghi celesti? Cosa fecero?

CHE COSA SUCCESSE DURANTE I 100 ANNI DI VUOTO?

Alla fine le domande portano tutte qui. Non sappiamo niente degli avvenimenti di quel periodo e possiamo fare solo teorie a riguardo, ma una cosa è certa, in questo esatto momento, alla fine del “Secolo inenarrabile”, nacque la Marina Militare.

Ma è più che ovvio, no?

Come potrebbero i draghi celesti avere autorità in tutto il mondo se prima non creano un’istituzione militare che si preoccupa che questa loro autorità venga rispettata? Imporre il proprio potere a tutte le popolazioni di tutti i territori mondiali utilizzando la forza è la priorità di tutte le tirannie.

Se poi questi soprusi li nascondi sotto il termine di “Giustizia”, allora il gioco è fatto, hai ottenuto un Regime.

Se ci pensate, l’idea di creare l’istituzione della Marina è stata geniale da parte dei fighetti di Marijoa. In questo modo possono contare sul potere esecutivo, quello che fa il lavoro sporco, quello che cerca di assoggettare intere nazioni per far sì che portino lo stendardo del Governo Mondiale. Ciliegina sulla torta è stata la creazione del Chiper Pol, il Governo Mondiale, che equivarrebbe all’Intelligence del nostro mondo, alla CIA, FBI, NSA americani.

Pensateci, anche nel nostro mondo abbiamo i militari, la Marina, l’Aeronautica, la Polizia, tutte istituzioni “alla luce del sole” che fanno le marce durante gli avvenimenti importanti, le parate pubbliche, cose “pompose” che attirano gente ammirata dalle loro uniformi, dal loro portamento, mentre il lato oscuro si trova dietro le quinte, con istituzioni gigantesche, molto più grandi persino degli stessi governi e con risorse illimitate in grado di gestire nell’ombra il potere, quello vero però…

Spandam è la metafora di tale potere, l’inettitudine di un individuo che si ritrova nella “stanza dei bottoni” senza un minimo di talento. Sembra quasi di averla già sentita questa, vero? Un figlio d’arte che entra in una posizione di potere solo perché raccomandato…

E il Cp9 è la metafora dell’abuso di potere. Un gruppo di mercenari che si nasconde dietro le fattezze ideologiche del termine “Giustizia” solo per soddisfare la propria sete di violenza.

Capitolo 793:

“Voi Marines non siete che la facciata del Governo Mondiale”.

Frase detta dal Gandhi dei 5 Astri di Saggezza rivolto ad Akainu. E qui arriviamo a loro. Che ruolo hanno questi 5 individui nei meccanismi di potere globali?

Continuando proprio nella famosa Splash-Page di questo capitolo, dove Akainu si trova al cospetto dei Cinque, uno di loro afferma che “La questione è stata gestita interamente dal Chiper Pol”…

“Quindi, per farla breve, vi sono passati direttamente sopra, dico bene?” urla il Cane. “Siete stati surclassati dai burattini dei Draghi Celesti!!”.

Che cosa significa? E’ una frase alquanto ambigua perché significherebbe che non rappresentano la massima autorità mondiale ma che sono, invece, dei burattini manovrati dai fighetti di Marijoa e che si trovano lì semplicemente perché sono stati messi lì. Se i draghi celesti hanno il potere di poter scavalcare i 5 massimi esponenti di tutto il mondo per prendere le loro decisioni in autonomia senza consultarli, significa che le alternative sono due:

Quindi, abbiamo un’élite che governa il mondo attraverso la forza del Governo Mondiale, mentre la Marina è solo un’istituzione di facciata per far credere alla massa di essere al sicuro e che è tutto a posto, tutto va bene nel loro piccolo mondo quotidiano.

Seppur rappresenti un’infinitesima parte del vero potere, analizzare le varie ideologie di Giustizia della Marina, per quanto possa essere un argomento interessante, non lo faremo in questa sede. Ci concentreremo di più sulla politica “internazionale” e non sulle istituzioni interne.

Ora vi faccio una domanda: come nasce una rivoluzione?

Lasciando stare tutte le nozioni storiche che ovviamente non andremo a trattare qui (sarebbe troppo pesante, diciamocelo), in linea di massima, come nasce e soprattutto, perché la gente sente il bisogno di ribellarsi?

Si svegliano una mattina e decidono di dar fuoco alla Bastiglia?

Un giorno due cretini, dopo aver fatto colazione, si rendono conto che questa sarebbe una giornata perfetta per buttare alcuni nobili dalla finestra e danno il via alla Defenestrazione di Praga?

Non è una cosa che accade in una settimana di tempo. Il malcontento generato dal popolo si accumula nel corso degli anni e diventa odio. Quest’odio lo hanno creato proprio quei nobili che adesso verranno buttati dalla finestra o finiranno sotto la ghigliottina! Sembra quasi banale come discorso ma quelle persone che protestano in piazza le hanno create loro! Non ci sarebbero mai state se le cose fossero andate senza corruzioni, inganni e disuguaglianze sociali.

Quella gente incazzata con i forconi è semplicemente il risultato di quello che gli è stato fatto. Niente di più, niente di meno.

ECCO COME NASCE LA PIRATERIA!

Perché esiste il Re dei Pirati? Perché Rufy vuole diventarlo? A detta sua, questo è il ruolo con più libertà possibile, e lui vuole essere la persona più libera al mondo.

Quindi la libertà non è una cosa scontata in One Piece? Perché delle persone devono sentire l’esigenza di guadagnarsela? Se la gente fosse davvero libera, non la andrebbe a cercare, ce l’avrebbe già, o sbaglio?

In One Piece i pirati sono la ribellione generata da anni e anni di soprusi da parte di Governo e nobiltà nei confronti della popolazione. Questi soprusi sono cresciuti fino a diventare un’idea, un sogno da raggiungere; il sogno di essere liberi e solcare finalmente i mari senza la paura di imbattersi in un confine nemico, senza giurisdizioni, senza burocrazie. Liberi. Non chiedono altro.

La pirateria è un’idea, un desiderio di libertà che purtroppo non è scontato, va guadagnato perché non esiste nella società di One Piece.

E come ogni idea, ogni individuo la manipola e la interpreta come vuole lui.

Mi spiego meglio: tecnicamente, Rufy e Kidd sono due pirati, appartengono allo stesso “gruppo”. Tecnicamente…

Cos’è che li rende tanto diversi? Il primo ha preso l’idea della pirateria e l’ha applicata alla sua persona, e il secondo ha fatto esattamente la stessa cosa! Solo che Kidd ha un concetto diverso di pirateria perché è lui stesso ad essere diverso. Le idee sono semplicemente strumenti, e gli strumenti sono neutrali. Dipende dall’uso che ne fai.

Una forchetta è uno strumento che può essere utilissimo per portare il cibo alla bocca, ma in prigione serve per pugnalare qualcuno. Quindi la forchetta è “bene” o “male”? Nessuna delle due! E’ uno strumento che, in base alla persona che lo utilizza, può servire per uno scopo anziché un altro.

Se prendiamo la pirateria come idea e la applichiamo alla popolazione restante di One Piece (quindi esclusi i Nobili, i Re e la Marina), abbiamo creato tutte le restanti istituzioni che si trovano nei mari, create da gente che ha sfumature diverse di carattere e interpreta un’idea come vuole lui.

La “Worst Generation”, la famosa generazione terribile rappresenta esattamente quello che ho appena detto: un gruppo di persone che è riuscito a farsi un nome e che è arrivato nel Nuovo Mondo. Pirati con grandi ambizioni ma che hanno, ognuno di loro, un concetto di libertà completamente differente l’uno dall’altro. Sono tutti pirati, ma con sfumature differenti proprio perché LORO sono differenti.

Volume 45, capitolo 440:

“Vivi seguendo i tuoi istinti Rufy. A volte un’epoca può produrre delle circostanze tali da permettere alla nostra determinazione di cambiare il mondo in cui viviamo. Il giorno in cui ci rivedremo è vicino.”

Tre brevi frasi per esprimere un concetto fantastico. Questo, signori, è Monkey D. Dragon.

E con i Rivoluzionari chiudiamo il cerchio. Il loro concetto di libertà è il più puro possibile, vincolato solo al bene dell’umanità, senza finalità personali. Loro fanno cadere i governi di tutto il mondo semplicemente in onore della libertà, un’idea che non esiste in One Piece e che va guadagnata. Un’idea completamente diversa da quella dei pirati che compiono le loro rivoluzioni in onore del proprio ego, in onore della conquista e del potere, non c’è altruismo in quello che fanno.

Vi faccio un esempio per farvi capire meglio. Dragon è il padre di Rufy, entrambi hanno la D. nel nome. La differenza tra padre e figlio è che il primo conosce esattamente i meccanismi di potere, è CONSAPEVOLE (parola chiave) delle lotte e delle guerre che fa contro il Governo perché probabilmente conosce qualcosa riguardo i 100 anni bui, altrimenti non sarebbe il criminale più pericoloso al mondo, non credete?

Rufy invece no, lui sta compiendo una rivoluzione INCONSAPEVOLE. Ha destabilizzato Dressrosa non perché in questo modo i meccanismi di potere nel Nuovo Mondo sarebbero crollati (come avrebbe fatto il padre), ma lo ha fatto perché tecnicamente Doflamingo gli stava sul cazzo. Ecco cosa significa “seguire i propri istinti”. Alla fine anche il padre, se avesse combattuto contro il Fenicottero, avrebbe ottenuto gli stessi risultati del figlio, ma è la consapevolezza che sarebbe mancata e l’uno avrebbe avuto obiettivi e priorità diverse.

Quando parlo dei Rivoluzionari non posso non spendere due parole per lei. Il mio personaggio preferito. L’unica e inimitabile Nico Robin. La donna che più di tutti avrà un ruolo centrale per la destabilizzazione mondiale che avverrà alla fine del manga. L’unica in grado di decifrare una lingua antica portatrice di verità autentiche in grado di far tremare coloro che si trovano a Marijoa e che giocano proprio sull’ignoranza della popolazione, la massa che vive la sua vita inconsapevolmente senza guardare “in alto”.

I Rivoluzionari saranno la vera forza trainante della ribellione, loro rappresentano la lotta sincera e giusta nei confronti di un’istituzione criminale che si è insediata secoli fa e che non accenna a finire.

Ma quando parlo di “istituzione criminale”, mi sto davvero riferendo soltanto ai Draghi Celesti e al Governo Mondiale?

Prima di proseguire oltre, cliccate sul link qui sotto, è una pagina Youtube, appena parte il video, lasciate la pagina aperta e tornate a leggere qui…

Durante la prima metà del '700, i marinai inglesi, olandesi e alcuni francesi iniziarono a sentire una sorta di malcontento nei confronti della corona dei rispettivi imperi, questo dovuto alle eccessive tasse mercantili che dovevano pagare, gli eccessivi privilegi che godevano i nobili e i costi della navigazione in generale; Molti marinai scelsero, così, la via della illegalità diventando pirati. I fuorilegge che dominavano i mari tra il 1700 e il 1720 erano talmente tanti, che nell'area dei Caraibi stanziarono una sorta di basi più o meno segrete, una Repubblica che riusciva ad influenzare i commerci navali mondiali. Questa è l'epoca d'oro della pirateria.
Non tutti i pirati erano uguali, o meglio, non tutti i fuorilegge erano pirati. La differenza è sostanziale quando si delineano i tratti caratteristici del pirata e del corsaro. Quest'ultimo, a differenza del primo, poteva rapinare solo le navi mercantili nemiche e poteva uccidere in combattimento, perché era incaricato dal governo; il re dava una “lettera di corsa” al proprietario di un mercantile (il capitano della nave o della flotta, per intenderci), che durante il suo andar per mare poteva incappare in un attacco imprevisto, ma grazie alla lettera si poteva difendere e poteva attaccare a sua volta. In pratica aveva la "patente" per fare il fuorilegge, perché era incaricato dalla corona ed era tutto legale, se così si può dire. Il pirata invece era un criminale libero che faceva praticamente quel che cazzo gli pareva, però se veniva arrestato, veniva impiccato.

Oda quando ha delineato i tratti caratteristici delle varie potenze mondiali (Governo, Marina, pirati, Shichibukai, Imperatori, i 5 Astri), ha preso spunto proprio dai corsari per creare la Flotta dei 7, non per questo li chiamano i cosiddetti cani del Governo perché incaricati proprio da loro e, per così dire, sotto la loro ala protettiva.

La Flotta dei 7 è una istituzione-cuscinetto (completamente inutile a mio avviso) che funge da tramite tra i pirati e la Marina. I 7 membri che vi fanno parte hanno dei doveri da compiere, degli oneri che devono rispettare nei confronti del Governo. Devono collaborare con questi sia da un punto di vista pratico, con l’eliminazione di potenziali minacce, sia da un punto di vista logistico, dando informazioni riservate alla Marina che potrebbero usare contro i pirati.

Questo in teoria, perché in pratica è successo esattamente l’opposto.

Facciamo un rapido riassunto:

Non c’è stato uno, dico UNO, che abbia rispettato gli incarichi assegnati dalla Marina. E’ normale che poi Fujitora voglia il suo completo scioglimento, é effettivamente inutile!

Ma nel Nuovo Mondo c’è un’altra istituzione-cuscinetto, una davvero interessante che con quella di prima non ha niente a che vedere, semplicemente perché questa SERVE DAVVERO A QUALCOSA!

In questo mare sono le quattro superstar a dettar legge, i quattro imperatori. Sappiamo davvero poco su di loro, le informazioni pervenuteci sono davvero al milligrammo, però almeno abbiamo i loro nomi.

 

Non ho messo Barbabianca (<3) in quanto deceduto, ma parlare brevemente di lui è essenziale per capire come vengono gestiti i meccanismi di potere tra gli imperatori.

Cosa significa la parola “imperatore”? Questo termine deriva dalla parola “impero” che è molto diverso dal termine “regno” (governato dal re). Un regno è un territorio delimitato da un confine, punto. Coloro che si trovano dentro un regno condividono la stessa cultura, la stessa lingua, le stesse tradizioni. L’impero invece è un insieme di regni che sono uniti da un unico stendardo e sotto un unico capo, l’imperatore. I regni che appartengono all’imperatore, di solito non condividono le stesse tradizioni e le stesse culture, hanno usanze diverse, per cui è più difficile gestirli. Roma era un impero perché la Francia era completamente diversa dalla Macedonia da un punto di vista culturale, pur condividendo lo stesso stendardo, quello della Roma imperiale.

Alabasta è un regno perché gli abitanti condividono la stessa cultura.

E in One Piece un impero sono tutti i regni conquistati dagli imperatori, quelli che d’ora in avanti dovranno portare lo stendardo, la bandiera pirata della ciurma di cui l’imperatore è capitano. Semplice no?

Ora che è morto Barbabianca, i suoi stendardi sono caduti con lui, quindi ognuno vuole la propria fetta di una torta molto consistente. Teach si è fatto avanti sostituendosi a Newgate e prendendo il suo posto.

Ora che l’attività criminale degli SMILE è crollata, e con essa Doflamingo, l’imperatore Kaido dalle Cento Bestie dovrà cercare un’alternativa o magari trovare una soluzione che permetta la sua ricostruzione. Magari con Ceasar, visto che avere lui significa avere la formula di produzione dei frutti del diavolo artificiali, quindi sarebbe estremamente semplice ritornare sui vecchi passi. Alla fin fine sono semplicemente crollate le strutture, le fabbriche, ma quelle si ricostruiscono, l’importante è avere la “proprietà intellettuale” della produzione di SMILE. Staremo a vedere…

Shanks dovrà muoversi d’ora in poi visto che Teach sta per fare la sua mossa andando a bussare alla porta di Dragon direttamente nel suo quartier generale. Questi due personaggi hanno un obiettivo in comune, distruggere l’istituzione della Marina e con essa quella dei draghi celesti. Che si tratterà di un’alleanza o di un conflitto? O nessuna delle due?

Big Mom è stata messa da parte per troppo tempo. Uno scontro serio, seppur verbale, l’abbiamo avuto a Fishman Island con un Rufy che avrebbe promesso di andarla a prendere a calci. I tempi sono maturi per vedere Miss Linlin in tutto il suo “splendore” concludendo così le presentazioni ufficiali, visto che manca solo lei all’appello in quanto non conosciamo il suo vero volto.

Abbiamo il dilemma del Fagiano Blu che si sarebbe alleato con Teach. Infiltrato dei Rivoluzionari nelle fila di Barbanera o traditore della Giustizia? Cos’ha in mente il mio Marine preferito?

E in tutto questo, Vegapunk sa qualcosa? La mente più geniale di tutti i tempi, con invenzioni che l’umanità creerà fra 500 anni, è al corrente di qualche informazione? Che si tratti di un altro infiltrato oppure di un antagonista di Rufy?

Una cosa è certa, delineare i meccanismi di potere non è sempre facile perché il potere è fuggente, è difficile da individuare. Ognuno ha la responsabilità in qualcosa, quindi la colpa non è mai di un individuo soltanto, ma di un’intera comunità che ha permesso a quell’individuo di proseguire con la sua scalata.

Quest’opera è davvero una metafora che, se analizzata con la giusta prospettiva, può essere davvero una favola educativa che racconta i nostri tempi.

Il motivo per cui la massa è ignorante è perché non conosce, non “sa”, e quindi è costretta a subire i soprusi indiretti da parte di persone senza scrupoli, e questa volta non mi sto riferendo alla società di One Piece.

{Reverendo}

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