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Kaido l’ubriacone

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Se un anno fa mi avessero detto che in One Piece avrei visto Kaido ubriaco trasformato in drago, probabilmente non ci avrei creduto, ma nel cap. 922 ho dovuto ricredermi.

Ciò che spicca principalmente in questo capitolo è osservare come un pirata del calibro di Kaido, che detiene l’onere di vestire i panni di un Imperatore, sia comunque  così “umano” nei comportamenti, lasciandosi trasportare dai fumi dell’alcool.

Un po’ come abbiamo visto con Big Mom a WCI, incapace di intendere e di volere se affamata, una furia cieca completamente fuori controllo, una sorta di Berserk in cui non distingue compagni o avversari nel suo mulinello di mazzuolate a tutto spiano.

Ma, se da una parte abbiamo una Big Mom che ha perso completamente il senno, dall’altra abbiamo un Kaido in forma draconica che, una volta ricevuta un’informazione da un suo sottoposto (in questo caso Hawkins), non ci pensa due volte a radere al suolo un’intero castello con una fiammata devastante; con conseguente incazzatura di Rufy, che tira a Kaido una clamorosa martellata orbitale.

Il rimando al folclore orientale a cui ho collegato subito la sbronza di Kaido, è la leggenda del Demone Orochi, sconfitto da Susanoo, il quale aveva preparato diverse botti di Saké all’esterno della sua dimora (trovate un articolo approfondito qui); che i Mugiwara adottino la stessa tecnica, sfruttando questo suo vizietto?

Oltre a ciò, vorrei soffermarmi su come gli imperatori, dotati di una potenza stratosferica, soffrano però di vizi e difetti tipici dell’essere umano, sappiamo infatti che il punto debole di Barbanera è probabilmente l’orgoglio spropositato che egli nutre nei propri confronti.

E Shanks a quale difetto, vizio o disturbo potrebbe cedere? Un personaggio di tale caratura è difficile da interpretare, contando anche le sue rare apparizioni.
Tenendo in considerazione le sue ultime azioni, sarebbe veramente interessante se si scoprisse avere una sorta di doppia personalità, non come Cavendish, dove il disturbo si manifesta anche fisicamente, ma un cambio repentino solo a livello psicologico e morale.

Ancor meglio, ma qui la sparo veramente grossa, se Shanks adottasse la tecnica del Bipensiero, ovvero la capacità di sostenere al contempo un’idea e il suo opposto, in modo da non trovarsi mai al di fuori dell’ortodossia, dimenticando nel medesimo istante il cambio di opinione e perfino l’atto stesso del dimenticare.

È come se gli imperatori raffigurassero il culmine di una forza spropositata e, al contempo, i vizi capitali a cui un uomo dotato di potere difficilmente desiste; la purezza di personaggi come Rufy è uno dei punti cardine che si contrappone a quella spesso più corrotta e meschina dei suoi avversari.

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