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One Piece riflessioni: Monkey D. “Punching Ball”: la resilienza dell’uomo di gomma

Cile

La resilienza della gomma, l’asso nella manica del futuro Re dei Pirati

Avete presente quando da molto piccoli giocavate sulla ghiaia, correvate come dei matti per poi schiantarvi rovinosamente al suolo?
Ecco probabilmente a guardarvi c’era qualche parente che puntualmente diceva:
Devi stare attento, non sei mica di gomma!“.
Ma voi vi alzavate imperterriti, con qualche sbucciatura, trattenendo le lacrime.
Eravate un inno alla resilienza di Monkey D. Rufy.

Doverose premesse

Ho in mente questo pezzo da qualche mese ma ho deciso di scriverlo quando ho letto alcuni commenti sullo scontro infinito di Rufy contro Katakuri.
“Rufy non può prendere tutte quelle botte”
“Perchè non stramazza al suolo e basta?”

Allora innanzitutto vorrei far notare come ci siano delle esigenze di trama abbastanza complesse, dei machiavellici espedienti, per non fermare il flusso della narrazione.
Uno di questi è non far morire il protagonista prima della fine della storia.

Ma non è questo il punto centrale del ragionamento.

Vorrei raccontarvi perchè secondo me Mongolo D. Merda (per citare la felice espressione coniata dal Reverendo) sia stato progettato, come personaggio, per assorbire tutti i colpi di questo mondo.

Resilienza

La mia idea si basa sul concetto di “resilienza“.

Ultimamente questo termine è stato molto utilizzato in diversi ambiti.

In Psicologia si usa per definire la resistenza di una persona nei confronti di un “urto emotivo“.
In contesti più materiali si parla banalmente della capacità di un oggetto di “piegarsi senza spezzarsi“, per usare la metafora del filo d’erba al vento.

Cosa c’entra questa paternale con il futuro Re dei Pirati?
Praticamente tutto.

Monkey D. “Punching Ball”

Vi siete mai chiesti perchè in un mondo popolato da Rogia fantastici e da Zoan mitologici al protagonista sia stato assegnato un frutto apparentemente “normale”?

Non fraintendetemi, nel corso degli anni Rufy è riuscito a fare grandi cose con il proprio “materiale” a disposizione, ma all’inizio la gomma era anche una grandissima “macchina da gag esilaranti“.
Perchè tra tutti i poteri esistenti il Re dei Pirati sarà l’uomo di gomma?

Sin dal primo Volume vediamo Rufy prendere botte.

Alvida cerca di finirlo “con un colpo solo”, ma non ci riesce perchè…

Questo è il vero potere “fisico” di Rufy, al di là della forza, al di là dei Gear: lui è di gomma, tutto gli rimbalza addosso e può restituirlo più forte.

Alvida non vi basta come prova?
La gomma non assorbe soltanto gli urti…

Il potentissimo Ener, colpisce Rufy con una scarica terrificante ma ancora una volta qualcosa non va secondo i piani.

La gomma è “resiliente” anche nei confronti dell’elettricità.
Gli esempi della sua resistenza alle avversità sarebbero innumerevoli ma non è possibile elencarli tutti in questa occasione.

Rufy è nato per resistere a tutto e tutti.
Questa è forse la lezione che Oda vuole trasmetterci, nella vita non tutto va secondo i piani.
Tutti subiamo degli colpi, chi riesce a superarli è il vero “Re“.

Parafulmine emotivo dei Mugiwara

Se vogliamo seguire questo filo logico, possiamo considerare gli urti e i traumi anche dal punto di vista psicologico, d’altronde la resilienza ha un significato importante anche in quell’ambito.

Monkey D. Rufy nel corso degli anni ha assorbito innumerevoli traumi emotivi, non solo suoi.
Basti pensare al recente episodio di Sanji che a Whole Cake Island colpisce il suo capitano per convincerlo a desistere dal tentativo di salvataggio.

In questo scambio si capisce il vero ruolo di Rufy nei confronti dei suoi amici, egli funge anche da “parafulmine emotivo” per tutti i traumi e i momenti difficili che i Mugiwara hanno passato e passeranno.
La sua forza d’animo e la sua resilienza lo rendono il miglior capitano al mondo.

La prova più grande

Non avrò dimenticato un episodio che più di tutti dimostra la forza emotiva di Monkey D. Rufy?

Questo è forse l’unico momento dove la sua resilienza è messa a dura prova, Rufy dopo Sabo pensava di aver perso un altro fratello.
Non a caso dopo la morte di “Pugno di Fuoco” ci viene presentato così.

Eppure sappiamo come grazie a questo episodio abbia trovato la forza interiore di andare avanti e migliorare.

Ha trovato il coraggio di assorbire e restituire con maggiore impatto anche questo colpo.

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