Nico Robin: la piratessa tra i fiori

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Nico Robin e i suoi legami con la realtà: tra storia, pirateria e fiori

Diciamocelo: Nico Robin è uno dei personaggi più affascinanti di One Piece. Può non starvi simpatica ma a livello di character desing è superba. C’è poco da dire. Ora, la domanda è: a chi si è ispirato Oda per lei? Provo a rispondere.

Nico Robin, l’antiquaria senza controparte reale

Nico RobinPurtroppo, per quel che ne so, non esiste nessuna piratessa realmente esistita che sia avvicinabile a Nico Robin. Ergo: da questo punto di vista, la nostra archeologa è un’invenzione del tutto originale. Passiamo ad un altro tipo di analisi, ponendoci una seconda domanda. Esistevano pirati archeologi o pirati interessati alla storia? Beh, ni. Non esistono, che io sappia, testimonianze di pirati interessati all’archeologia. Ci furono però una manciata di pirati che manifestarono delle velleità documentaristiche e storiche, riportando nei loro diari le scellerate gesta dei loro precedessori o registrando accuratamente le loro stesse imprese.

Nico Robin
Frontespizio della prima edizione di Buccaneers of America, 1678

Su tutti, spicca Alexandre Oliver Exquemelin, prima schiavo poi bucaniere e infine pirata-medico di bordo che scrisse una delle più straordinarie testimonianze sull’epoca d’oro della pirateria. Pur non essendo mosso da intenti di ricerca storica, dalle pagine del suo diario si comprende chiaramente che scriveva per raccontare la sua vita a qualcuno. A conferma di ciò, Exquemelin nel 1678 pubblicò le sue memorie (oggi si trovano con il titolo “Bucanieri nei Caraibi”) che finirono subito nella lista dei best seller. Detto questo, può essere considerato uno storico? Francamente non saprei, lascio la questione ad altre sedi.

William Dampier: pirata, scienziato, esploratore

Anche William Dampier, il pirata esploratore, lasciò un diario con registrati tutti i suoi viaggi ma la sua considerazione della storia è molto diversa da quella di Exquemelin. Entrambi si rivelano osservatori attenti della natura e descrivono in modo molto particolareggiato flora, fauna e ambienti che visitarono. Però Dampier si spinge più là: fu il primo uomo a circumnavigare il globo e fu il primo inglese a partecipare ad una spedizione in Australia. Più che essere interessato alla storia quindi era interessato alla scienza e alle sue applicazioni.

Nico Robin e l’ikebana

Nico RobinIn Giappone, paese dalla raffinatissima cultura estetica, nel corso del tempo sono stati codificati dei percorsi spirituali, le cosiddette “vie”, contraddistinte dal suffisso do. Queste vie presumono che ad un miglioramento tecnico, consegua un elevamento spirituale. Nella categoria rientrano sia le arti marziali (kyudo, kendo, aikido, iaido.. E un’altra carrettata..) sia altri tipi di discipline (kado, chado..). Una di queste vie, il kado (華道), è detta “arte di sistemare i fiori”. L’ikebana (生け花 ) è la moderna trasposizione di questa antica arte, che tuttora conta moltissimi praticanti ed è diffusa in tutto il mondo. Consiste (per sommissimi capi, è molto più complesso di quanto sembri) nel progettare una composizione floreale rispettano delle precise regole iconografiche, simboliche e armoniche. Cosa c’entra Robin con tutto questo? Beh, a parte il fatto che i suoi poteri le derivano dal frutto Fior Fior (Hana Hana no Mi, “hana” significa “fiore” in giapponese), senza contare la sua passione per il giardinaggio, dovete sapere che esistono quattro maggiori scuole di ikebana al mondo: Ikenobo, Wafu, Sogetsu e… Ohara. Che peraltro è anche una magnifica cittadina a nord di Kyoto. In breve, per l’isola natale di Robin, Oda ha scelto il nome di una delle più importanti scuole di ikebana al mondo. Coincidenze? Io non credo.

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Bibliografia:

  • D. Cordingly, Storia della pirateria, tr.it. A. Tissoni, Modadori, Cles, 2011

  • D. Cordingly, I pirati dei Caraibi. Ascesa e caduta dei signori del mare, tr.it. M. Gezzi, Mondadori, Milano, 2016

  • W. Dampier, Memorie di un bucaniere. Nuovo viaggio intorno al mondo 1697, tr.it. R. Dalla Rosa, Mursia, Milano, 2018

  • D. Defoe, Storie di pirati. Dal capitano Barbanera alle donne corsaro, tr.it. e cura di M. Carpitella, Mondadori, Cles, 2013

  • A.O. Exquemelin, Bucanieri nei Caraibi. Cronache di un medico pirata, tr.it. M. Sacchi, Piemme, Milano, 2005

  • P. Gosse, Storia della pirateria, tr. it. S. Caprioglio, Odoya, Bologna, 2008

  • G. Pasqualotto, Estetica del vuoto. Arte e meditazione nelle culture d’Oriente, Marsilio, 2001

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