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One Piece Capitolo 942: l’omelia del Reverendo

IL NOVECENTO

QUARANTADUE

 

[Orochi, sei uno stupido]

 

F R A T E L L I!

Sapete che ore sono? E non mi riferisco al momento esatto in cui state leggendo queste parole, parlo dell’ora in cui mi sono seduto davanti al computer per iniziare a scrivere il commento settimanale.

Ore 23:44. Raramente ho iniziato così tardi. Sono fortunato perché domani stranamente non ho un cazzo da fare, altrimenti avrei dormito praticamente tre ore.

Ma perché ho tergiversato così tanto? Per quale motivo ho iniziato così tardi? Escludendo impegni e commissioni quotidiane, avrei potuto iniziare a scrivere molto prima ma ho deciso di rimandare il più a lungo possibile perché volevo rifletterci su.

PERCHÉ QUESTO CAPITOLO È BELLO

E su questo, credo e spero, siamo tutti d’accordo. È squisitamente bello. Sono quei capitoli che vanno via in un attimo nonostante contengano tantissimi dialoghi. In questo caso ti rendi conto dell’abilità di scrittura del Maestro che ha saputo intrattenere con fiumi di parole senza essere mai banale e senza rischiare di essere logorroico o peggio, noioso.

Bello, bello ed elegante, come un goal di Van Basten.

Molti di voi erano curiosi di vedere il volto di Yasu in veste “seria” e siete (siamo) stati accontentati. Un’espressione così diversa, le mascelle più squadrate, gli occhi più penetranti. Sembra un’altra persona; il cambiamento che ha subito è impressionante, ma ci arriveremo più avanti su questo argomento.

Dunque, iniziamo a fare un po’ di chiarezza: ricordate il brevissimo flashback in cui vediamo la sagoma di Oden?

Non so perché ma il gioco di ombre usato da Oda mi ha sempre dato l’impressione che Oden avesse i baffi. Per fortuna dal profilo constatiamo che non ce li aveva. Sarebbero stati orrendi.

Ma a parte la questione di stile, leggiamo che Oden viene riconfermato come un tipo che voleva prendere il mare ma non poteva. Voleva conoscere il mondo, ecco perché è così tranquillo quando dice che alla morte di suo padre, Oden Sukiyaki, non sarà lui a succederlo come Shogun ma Yasu stesso, perché a lui non importava di ricoprire cariche importanti e si “limitava” ad essere un Daimyo insieme a Yasu. Ricordiamo che il Daimyo è un signore feudale, cioè un nobile, un aristocratico, detto in parole povere. E sappiamo che ce n’erano altri due, per un totale di quattro escludendo Yasu e Oden stesso.

Yasu lo definisce “ragazzino” proprio per il suo modo di porsi. Non mi meraviglierei se Oden avesse la D. nel nome. Possedeva il Re Conquistatore, era fortissimo, voleva cambiare il mondo, aveva uno spirito votato per la liberà (e infatti desiderava ardentemente aprire le frontiere di Wano), ha tutti i requisiti per essere un membro con la D. nel nome. Ma vedremo…

Insomma, Yasu gli fa la lavata di capa.

BUGIA NUMERO 1

Yasu non era Ushimitsu, cioè il Robin Hood che rubava ai ricchi per dare ai poveri . Stando a quello che sappiamo, sarà davvero così? Ricordate questa domanda, ci arriveremo fra pochissimo…

Andiamo avanti:

Ovviamente qualcuno inizia a cagarsi addosso perché la morte di Komurasaki viene offuscata dalla più grande notizia sullo scomparso Daimyo, Yasu che ora è stato ritrovato e si trova su una croce in attesa di essere giustiziato. Ovviamente nessuno si sarebbe aspettato una reazione simile, ecco perché Drake fa bene ad essere preoccupato. Uccidere persone del genere è sempre pericoloso agli occhi dell’opinione pubblica perché si rischia di tramutare un semplice uomo in un martire e quindi di trasformarlo in un’idea, e le idee, come diceva un altro martire, sono a prova di proiettile.

Si rischierebbe (e non a torto) di far insorgere la popolazione che si nutrebbe della forza di questa idea, ribellandosi all’ordine costituito proprio per portare avanti le parole che quel martire (in questo caso Yasu) ha rivelato in punto di morte. Orochi è stato stupido (e quando mai…) a gettarlo nelle fauci dell’opinione pubblica perché si è rivelato un incompetente che non conosce assolutamente il pensiero popolare. D’altronde lo ha dimostrato lui stesso quando durante il banchetto a Palazzo disse queste parole:

Capitolo 929. Un uomo che vive nella sua torre d’avorio e crede ad una cosa del genere, è semplicemente un incompetente che gestisce una nazione della quale ignora le caratteristiche. Certo, potrebbe anche aver usato questa frase come segno di scherno davanti al Cp0, però il discorso non cambia. Orochi sembra davvero la personificazione dell’inettitudine. Aveva Yasu in prigione e lo ha ammazzato in pubblica piazza credendo che questa sarebbe stata una strategia utilissima per mandare un messaggio intimidatorio alla gente ma che ha ottenuto l’esatto opposto trasformando un uomo in un martire.

E come se non bastasse, ha permesso che la forza delle sue parole risuonassero nei cuori di ogni abitante che, ovviamente, non hanno dimenticato Yasu, nonostante due decenni. Avrebbe potuto (e dovuto) semplicemente ucciderlo quando ce l’aveva ancora in pugno, in prigione; e dopo questo, far proseguire il funerale di Komurasaki che avrebbe funto da panem et circenses, cioè avrebbe distolto l’attenzione della gente dai problemi reali dando loro un mezzo su cui riversare le proprie frustrazioni. Komurasaki non sarebbe diventata una martire perché la sua morte sarebbe stata giustificata dalla mancanza di rispetto verso lo Shogun che ha subìto un torto, cioè lo schiaffo, non lo ha causato (come la morte di Yasu per mano di Orochi stesso). Di fronte ad un atto del genere, il popolo avrebbe avuto più paura.

Nel tempo che separava Orochi dall’uccidere Yasu, quest’ultimo ha fatto una cosa che mai mi sarei aspettato, e qui arriviamo al cuore del capitolo:

BUGIA NUMERO 2

Dichiarando praticamente che non esistono i Foderi Rossi, che la mezzaluna non era nient’altro che una moda passeggera e che il rebus sul volantino era solo un semplice Amarcord per ricordare i vecchi tempi, ma che esso stesso non possiede alcun significato.

Questa sua azione fa capire tantissime cose:

– in primis, Oda non vuole ancora far rivelare la vera identità di Kyoshiro. Se Yasu avesse detto che i Foderi Rossi erano una minaccia seria, probabilmente si sarebbero messi tutti in allerta e Kyoshiro stesso si sarebbe sentito costretto ad intervenire, magari non subito ma comunque avrebbe avuto meno libertà di agire. Ed ecco perché probabilmente ha gettato discredito sulla questione Ushimitsu, per ridicolizzare la sicurezza dello Shogun che prende cantonate enormi accusando ingiustamente gente a caso. Io ci vedo qualcosa di più poetico invece. Considerando che il nome Ushimitsu è, appunto, solo un nome, sarebbe interessante se adesso uno dei Foderi Rossi si prendesse carico di questa reputazione e diventasse lui il nuovo Robin Hood. Un po’ come quando durante la saga di Knightfall, Batman era impossibilitato ad indossare la maschera da pipistrello per via delle ossa rotte da Bane e per un periodo la indossò Dick Grayson, l’attuale Nightwing che ha vestito i panni di Batman per un po’ e che tutti, eccetto Gordon, riconobbero come tale. Si addossò questa responsabilità semplicemente perché quella maschera rappresentava un’idea e chiunque poteva mettersela, salvo poi ovviamente dimostrare di esserne all’altezza. E infatti la saga di Knightfall serve a chiarire proprio questo concetto, chiunque può indossare la maschera del pipistrello, ma di Batman ce n’è soltanto uno. Ma questo è un altro discorso.

Quindi, tornando a noi, sarebbe interessante se Yasu avesse mentito sulla questione Ushimitsu solo per dare la possibilità ad un Fodero Rosso di diventare il nuovo Ushimitsu. Ma questo discorso vale solo se Yasu ha mentito, perché se lui non è stato davvero il benefattore mascherato, allora quello vero è ancora in giro.

– ha gettato ulteriore fango sulla reputazione di Orochi. Ricordate il discorso che fece a Palazzo? Tutti cercavano di trattenere le risate perché consideravano la profezia una stronzata colossale e lo Shogun uno scemo codardo e superstizioso. Le parole di Yasu hanno fatto breccia nella mente delle persone che già consideravano Orochi come un buono a nulla, ora si sentono responsabili di tutte quelle persone che hanno messo in prigione solo per un semplice tatuaggio con la mezzaluna. Sia chiaro, ovviamente Orochi ha ragione, però questo la maggior parte delle persone non lo sa. Yasu è stato molto intelligente a negare tutto e ad accusare lo Shogun di becero complottismo paranoico. La mancanza di fiducia che già serpeggiava tra i soldati di Orochi, ora è incrementata!

– Oda vuole far arrivare i Mugiwara e i Foderi Rossi a Onigashima in perfetto anonimato. Durante la Festa dei Fuochi che si terrà fra qualche giorno, nessuno deve sospettare in una insurrezione generale e tutti devono godersi il Festival. Questo significa che il livello di sicurezza sarà minimo perché anche se Orochi – che è l’unico ad aver capito la strategia di Yasu e infatti l’ha ammazzato proprio per questo – incrementerà il numero di soldati a guardia del perimetro, sicuramente se ne fregheranno dei suoi ordini proprio per quello che ho detto prima, perché non rispettano più Orochi come loro leader ma lo considerano un semplice codardo che ha paura di una profezia e burattino di carta che non può essere toccato solo perché “raccomandato” da Kaido.

E infatti un fondo di verità c’è,Yasu dice proprio questo. Tutti i Daimyo si ribellarono all’ascesa di Orochi ma nessuno poté fare nulla perché protetto da Kaido “Il Mostro”. Era un po’ quello che abbiamo sostenuto tutti noi una volta visto lo Shogun Scorreggione, che fosse protetto dall’Imperatore, non poteva essere altrimenti.

Il resto del capitolo, fino alla bomba finale, scorre via che è una bellezza. Il grosso ormai è stato detto e Yasu si appresta a dichiarare le ultime parole che risuoneranno nei cuori delle persone per molto tempo e che utilizzeranno per insorgere contro il tiranno Orochi. Lui stesso ha previsto che i suoi soldati non gli daranno più ascolto. E sono davvero curioso di vedere come si comporteranno quando lo Shogun Scorreggione inizierà a dare ordini.

Probabilmente peggiorerà le cose perché d’ora in avanti sarà molto più paranoico di quanto non lo fosse già, e questa sua azione non farà altro che confermare ed accentuare quello che già pensavano di lui e che Yasu ha rivelato. La codardia di Orochi diverrà insostenibile e potrebbero nascere anche lotte intestine o piccole rivolte di persone che avranno seri dubbi sul loro leader e se sia giusto continuare a seguire un uomo come lui o abbandonarlo definitivamente. Il seme del dubbio c’è sempre stato tra i soldati ma ora Yasu ha versato dell’acqua facendolo germogliare definitivamente. Tutto questo indebolirà l’armata dello Shogun a estremo beneficio dei Foderi Rossi che dovranno lottare d’ora in poi contro un esercito profondamente in crisi e scisso su più fronti.

CHE COSA SONO GLI SMILE?

Quei frutti maledetti, come vengono definiti da Hiyori. Dopo essere arrivato nella capitale, Zoro vede che alla morte di Yasu, gli abitanti di Ebisu compresa Toko, iniziano a ridere a crepapelle. Di fronte ad uno spettacolo così grottesco, è ovvio che uno come Zoro inizi ad incazzarsi come una bestia.

Ma Hiyori fa una rivelazione, dice una frase che mai ci saremmo aspettati perché pensavamo di conoscere ormai tutto sulla composizione e sugli effetti degli SMILE.

Se gli abitanti di Ebisu ridono è perché tutte le emozioni, esclusa la risata ovviamente, sono state spazzate via da questi frutti. Ma come è possibile? La teoria che sento più vicina a me in questo momento è semplicemente una: Caesar potrebbe aver sperimentato la composizione degli SMILE su dei campioni per testarne gli effetti collaterali e magari correggere la formula. All’inizio, sempre secondo questa teoria, il SAD – che sarebbe al composizione chimica prodotta a Punk Hazard per la creazione di SMILE – potrebbe aver avuto queste controindicazioni. Tempo addietro Caesar potrebbe aver usato un gruppo di persone come cavie da laboratorio per testare la sua formula chimica (che assomiglia alla versione depotenziata del gas esilarante di Joker) e potrebbero aver avuto questo risultato grottesco sul loro volto. Ipotizzo inoltre che questa cosa potrebbe essere avvenuta all’inizio dell’ascesa di Kaido al potere.

Se ci pensate, è strano che questi frutti si chiamino proprio SMILE, quindi vent’anni fa o poco meno, Caesar che non aveva ancora dato il nome ai frutti artificiali, avrebbe visto che con il SAD creava dei frutti artificiali che davano come effetto collaterale una risata perenne, così li chiamò in onore di questo obbrobrio, SMILE. Poi magari avrebbe corretto la formula creando dei frutti artificiali che dessero la forma di un animale a chiunque ne mangiasse, ma solo dopo aver rovinato la vita a quel gruppo di persone che dopo si sarebbero riunite in un villaggio e avrebbero creato Ebisu. In pratica, secondo la mia teoria, gli abitanti di Ebisu non sono altro che il primo gruppo di esperimenti di Caesar per testare quello che poi sarebbero diventati gli SMILE.

Ma ripeto, questa è una teoria e quindi non ha alcun fondamento di verità ufficiale quindi prendetela come tale.

Fatto sta che il capitolo non è bellissimo, non c’è chissà quale bomba ma resta tuttavia estremamente elegante, come un vestito di seta che non ha bisogno di particolari fronzoli. Infatti se avete notato non ho inserito neanche tante immagini per poter spiegare il concetto, perché è talmente semplice e lineare che non ho bisogno di supporti per farmi comprendere (o almeno questo è quello che mi sto ripetendo, ora all’una e tre di notte, starà a voi dirmi se mi sono fatto capire o meno).

Questo capitolo è talmente bello che mi ha fatto venir voglia di leggere altri testi di qualità, proprio come omaggio allo sforzo di scrittura del Maestro nell’averci regatato questa piccola perla in quel di Wano.

Credo che andrò a rileggermi Watchmen, giusto per citare una lettura di qualità. Ma ne vale davvero la pena, direste voi, all’una di notte?

Diario di Rorschach, 11 maggio 2019. Sì, ne vale la pena.

 

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