Episodio 865: odiare il contenuto originale

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One Piece Episodio 865: “Gli insegnamenti del Re Oscuro. Svolta nello scontro con Katakuri”, il commento dell’ultima puntata dell’anime di One Piece tratto dal manga ideato e disegnato da Eiichiro Oda

Rieccoci qui, cari fan assuefatti di mochi!
Sì, da questa intro avete già capito su cosa andrò a parare oggi. Non che servisse una introduzione a tema…

In effetti, è sufficiente dare uno sguardo rapido ai vostri commenti sulla puntata per capire dove stanno i problemi di questo episodio, anzi di questa parte dell’adattamento anime:

“Troppo lungo…”
“Ma quando finisce?”
“Sempre le stesse mosse e frasi”
“Questo combattimento ha rotto”
“Lento!”
“Che palle!”
“Caesar entrerà in ciurma!”…ah no mi son confuso…

Piuttosto chiaro no? È da un po’ in realtà che qualcuno si lamenta dell’eccessiva lunghezza del duello Rufy vs Katakuri, e devo dire che io stesso di certo non ne gioisco. Io tuttavia ho già letto tutto il combattimento, finale compreso, nel manga. Molti di voi invece si affidano solo all’anime per seguire One Piece, e purtroppo restano vittime del terribile pacing di questo adattamento animato.
O, a volte, non se ne accorgono nemmeno e si limitano ad apprezzare il lavoro sostanzialmente mediocre dei produttori dell’anime. Ma sono casi rari.
Tuttavia, perché sottolineare oggi questo problema chiaro ed evidente da episodi ed episodi ormai, soprattutto per chi legge anche il manga? Perché come i lettori sapranno, finalmente oggi siamo tornati a delle scene canoniche del combattimento Rufy vs Katakuri, quelle che da sole rendevano ben chiaro tutto ciò che da alcuni episodi l’anime si sforza di esasperare e sottolineare: il miglioramento dell’Ambizione dell’Osservazione di Rufy.

Personalmente, ritengo sia un vero peccato ridurre gli spettatori all’esasperazione proprio quando finalmente si torna al materiale originale, dopo averli sfiancati di filler ed allungamenti sostanzialmente inutili ai fini della narrazione del combattimento (filler dai quali questo episodio non è esente, poi ne parliamo un secondo). Laddove forse i lettori stavano finalmente gioendo per il ritorno a scene “vere” del combattimento, molti non hanno più la pazienza per apprezzarle. Mi rivolgo di nuovo a chi difende fino alla fine l’anime: pur consapevoli che la Toei non può che allungare il brodo per non raggiungere il manga e ritrovarsi senza basi per lavorare, ritenete che tutto questo sia peggio che leggere quindici pagine di fumetto settimanalmente (o un centinaio ogni due mesi)? Questo pacing terribile combinate alle scelte non sempre perfette degli sceneggiatori sono da sole in grado di macchiare il lavoro di Oda, già piuttosto arduo da portare avanti mantenendo un ritmo narrativo decente con tutto quello che vorrebbe raccontare.

Ma visto che recentemente sono stato accusato di limitarmi al dissing dell’anime nei confronti del manga, facciamo una pausa per mostrarvi cosa ho apprezzato dell’episodio di oggi e, essendo in tema, del lavoro generale dei produttori Toei su questo combattimento memorabile. Le scene del duello Rufy vs Kata che precedono l’arrivo di Flampè sono filler, con Hitoshi Tanaka alla sceneggiatura, ciò nonostante ho apprezzato lo sforzo di rappresentare un minimo di coreografia del combattimento. In particolare, il tentativo di Rufy di contrastare la mochi-preghiera (con tanto di acrobazia con gli specchi) e la pronta risposta del dolce comandante sono idee di una certa originalità, così come il mostrare tutto sommato brevemente come gli specchi di tutta Whole Cake si stiano spaccando, collegando quindi i filler al canonico. Molto del combattimento è avvenuto off screen in effetti, no c’è poi nulla di tanto sbagliato nel far vedere due scenette di cosa fanno sti due elastici individui mentre si menano (o meglio mentre uno viene menato dall’altro), né è sbagliato dare un indizio su come Rufy si stia perfezionando. Il problema risiede sulla lunghezza di queste scenette e di questi indizi, davvero esagerata.

La sovrimpressione del volto rosso di Katakuri sugli attacchi del gommoso mi è piaciuta, una buona variante al solito zoom sugli occhi di mochi-man. Molto d’effetto anche la scena qui sotto, diretta come tutto l’episodio da Yoshinori Koyama.

In generale, la superiorità di Kata che si percepisce nel capitolo manga la si sente anche nell’anime: Rufy è un libro aperto, non può agire in modo efficace. Non se non usa anche lui la preveggenza del suo avversario, e mi piace il flash nel buio come rappresentazione delle  visioni. Giustamente Katakuri si sorprende (e ricicla l’animazione della opening precedente, ve ne siete accorti? Trucco tipico della Toei a quanto sembra, visto anche con Dragonball Super), sorpresa ben resa sia dall’espressione che dal doppiatore (Tomokazu Sugita a proposito, lo stesso di Gintoki e di JOSEPH JOESTAR! Cogliete la genialità??). A livello di animazioni nulla di superlativo né di terribile, per quanto tendente al basso soprattutto nelle scene filler (guardate l’immagine di Rufy poco sopra). Animazione diretta da Kenji Yokoyama (che scarso non sembra eh).

Infine, la scena di Nami e Zeus parla da sola. Migliore che nel manga, ho sorriso tutto il tempo!

Ciò che invece non ho apprezzato, oltre all’allungamento delle realizzazioni di Rufy (quante volte avrà ripetuto “dietro ogni attacco c’è un’intenzione”??) è stato, per esempio, qualche dialogo di troppo nella breve scena tra i figli di Big Mom. Morgans deve per forza far notare che è un giornalista e che è prontissimo a scrivere la notizia del secolo? Non è il caso, a volte, di lasciare un minimo di sottigliezza alla narrazione? Temono che non prestiamo abbastanza attenzione ai dettagli? Beh, in effetti, quanti di voi hanno davvero prestato attenzione alle parole di Stussy? No, i lettori del manga non valgono. La mini spiegazione della donna ha più rilevanza di quanto non sembra, vedrete nel finale…ma allora, non era il caso di fillerare i dialoghi con lei?Vorrei concludere con alcune parole a difesa dell’episodio. Molto hanno definito la puntata “inutile”, in quanto non succede nulla. Molto ironico, visto che invece è proprio la puntata dove si riprende il combattimento vero e proprio disegnato da Oda e che precede la vera svolta del duello (anime only, tenete d’occhio Flampè). Oltretutto, spero che chi taccia la puntata di inutilità non legga il manga, visto che la scena con Zeus non è poi tanto inutile, a conti fatti! Né la breve scena con Stussy. Inutili sono solo le ennesime lungaggini tra i due sfidanti, che tuttavia hanno regalato un paio di scene e concetti carini. Siamo ben lontani dall’episodio di Capone che mostrava veramente, veramente poco. …certo, sono state adattate in totale appena 12 pagine di manga, ma mi hanno interessato ben più delle massimo 9 adattate quella volta.

Si direbbe che il prossimo episodio (e spero solo il prossimo) sarà incentrato sulla torta, anzi sulla WEDDINGU KEEEEEKI. Ci sta, un intero capitolo è dedicato alla “consegna”. La figata arriverà dopo…

[Symonch]

P.S.: “e ma usa solo le ciambelle Katakuri!”. Sì, e non c’è nulla di sbagliato a livello narrativo. Katakuri usa la sua tecnica più efficace per affrontare Rufy. Ricordate? “Non ti so sottovalutando”. Piuttosto, è sciocco che dopo un’uscita del genere si metta a giocare al pistolero come la scorsa volta!

                                   

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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.

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