Episodio 925: Soba Mask vs Page One!

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One Piece Episodio 925: il commento dell’ultima puntata dell’anime di One Piece tratto dal manga ideato e disegnato da Eiichiro Oda

Ben ritrovati, ragazzuoli e ragazzuole, in un nuovo commento all’anime di One Piece! Anzitutto, se non avete ancora visto l’episodio cliccate quel bel link sopra al titolo (usate il browser se siete da telefono, se siete su iPhone invece riconsiderate la vostra vita.), così potrete vedere in azione Sanji. Anzi no, Stealth Black. Anzi no, Soba Mask.
Oppure, iniziate subito a leggere perché questo episodio è valido, secondo me.
Fatevi sotto, fanboy si Sanji. Vi spiego perché il personaggio che tanto amate non ne esce ridimensionato!

…anzi, ve lo spiego dopo. Dovrò pur commentare anche il resto dell’episodio, no? Quindi prima parliamo di ciò che non riguarda Page One e Soba Mask, così dopo ci si concentra per bene su di loro. L’episodio è diretto da Nami Michibata con gli storyboard di Heo Jeong. Mi sento di promuovere sin da subito questi due aspetti dell’episodio: non c’è stata una sola inquadratura che mi abbia infastidito, la coreografia del combattimento è molto buona e inoltre l’episodio offre un paio di spunti interessanti.

Questi spunti vengono dalla scena di Robin (anzi, O-Robi) nel palazzo di Orochi. Anzitutto, l’apparizione dei bellissimi Oniwabanshu, i ninja dello Shogun, che vengono mostrati uno per uno prima di mostrarli tutti insieme, per poi presentare il capo Fukurokuju (dite il nome tre volte senza incartarvi). Nel manga in realtà la scena è ribaltata, vene mostrato di colpo il gruppo intero e poi una serie di primi piani su alcuni di loro. Questo metodo è sì più efficace per sorprenderci come rimane sorpresa Robin, ma è possibile grazie alle splashpage che nel manga sono i mezzi migliori per mostrarci sorprese succose, trovandosi sempre dietro una pagina da girare.

Nell’anime lo trovo un po’ troppo sgargianti.

Gli anime non hanno splashpage, quindi hanno optato per mostrare prima tutti i volti per farteli “contare” uno a uno, mentre ti chiedi “oh merda quanti cazzo sono?“. In più si aggiungono secondi utili all’episodio, e come detto molte volte meglio aggiungerne in modo piacevole. L’entrata di Fukurokuju invece è quasi identica al manga, ma arricchita dei colori notturni. E mo’ che cazzo si inventa Robin?

La seconda cosa che mi è piaciuta molto della direzione dell’episodio è stato il cambio di musica, letteralmente, della parte finale. Quando Komurasaki inizia a suonare (è lei quella che suonava lo shamisen a inizio e fine atto!) la situazione con Robin e con Sanji si esalta, diventa più coinvolgente. La canzone però è leggermente lenta di ritmo secondo me, qualcosa più simile a Senbonzakura sarebbe stata perfetta. In ogni caso, collegare i due “fronti” (castello e città) con la musica mi è sembrata un’ottima idea.

Ultimo appunto prima di tornare a Sanji è la scena di Luffy, che si fa spuntini di mezzanotte a colpi di dango. Come se non bastasse, quando li finisce va a rompere i coglioni a Kid, che io al suo posto avrei iniziato a bestemmiare pesantissimo tra me e me prima di tirargli una pedata sul muso. Fottuto Mongolo D. Merda. Fortunatamente, Kid non c’è. Ma dove sarà finito? Questa microscopica scena filler che ci anticipa questa mossa di Eustass mi ha divertito, Luffy resta nel suo personaggio dopotutto. Mezzo punto alla sceneggiatore Akiko Inoue.

O forse è solo sotto le coperte pensando “giuro che questo lo squarto con le mie mani porcammerda!”

E ora finalmente la parte che aspettavate: O-Soba Mask VS Page One! Sembrava strano anche a me, ma tutte le chiacchiere di Sanji a inizio episodio sono presenti nel manga. Non sono presenti invece le scazzate di Page One su suddette chiacchiere, alla fine parla lui al posto nostro! Ad una certa di rompe al punto che lo prende a codate. Altro mezzo punto alla sceneggiatrice. ..che però perde subito, insieme agli storyboard, per l’inutilmente infinita scena prima di rivelare il nome di Soba Mask.

Finalmente, tramite ottime animazioni che discuteremo dopo, Sanji indossa la sua tuta. Di solito evito di parlare della sola trama in questi commenti, essendo argomento del manga e quindi da discutere nelle sedi apposite. Ma per stavolta fermiamoci a capire perché molti fanboy di Sanji sbagliano ad incazzarsi per il suo utilizzo della tuta e per questo combattimento con Page One.

Parliamo della tuta stessa, lascito della sua odiata famiglia. Non avrete davvero pensato che non l’avrebbe mai usata, vero?! Come dice Sanji, il solo indossarla non significa accettare la sua identità di Germa. Anzi, cambia il nome da Stealth Black a Soba Mask proprio per prendere le distanze da loro. Come dice poi a Law, non è “né un buono né un cattivo, solo Soba Mask”. Insomma, Sanji resta coerente col suo odio verso il Germa, tanto che si farà cambiare il design per allontanarsene ulteriormente e diventare sempre più sé stesso. So però che in molti sono contenti per questa tuta. Io lo sono, ma spero non diventi un’abitudine. Sanji è il cuoco di bordo, non il Power Ranger di bordo.

Parliamo di come “hurr durr Sanji ha bisogno di un power up così non raggiungerà mai a Zoro“. Anzi, non parliamone, perché è un argomento davvero stupido: sanji NON È un guerriero, è un cuoco. Sa anche tirare i calcioni infuocati, ma il suo personaggio non ruota attorno al combattimento. Zoro sì. Non è Oda a sminuire il personaggio con la tuta, siete voi a farlo volendogli assegnare un ruolo che non è il suo. Le tamarrate lasciatele a Testa d’Alga.

Parliamo del suo combattimento con Page One, nell’anime. Anzitutto vi informo che nel manga avvengono quasi le stesse identiche cose, solo che il combattimento viene interrotto di colpo senza mostrare i risultati dell’ultimo attacco di Sanji. Molti sostengono che l’anime stia facendo casino non mostrando i veri rapporti di forza tra Soba Mask e Page One. Non è del tutto vero, infatti dal manga i due si scambiano letteralmente 5 colpi (contando il Concasser della scorsa volta), 4 dei quali sono inflitti da Sanji a Page, senza però avere un effetto davvero incisivo. Nell’anime si cambiano molti colpi in più, Page One riesce a colpire Soba Mask un paio di volte mentre quest’ultimo colpisce il dinosauro tipo 20 volte, e finche questo non diventa ibrido uomo-dinosauro i colpi li sente eccome.

Cosa si capisce quindi dal manga? Che Soba Mask sta vincendo contro Page One nonostante sia bello coriaceo, pur non vedendo il finale (ma visto che in seguito Sanji lo rivediamo in perfetta forma è chiaro che il dinosauro non ha di certo vinto).
Cosa si capisce invece dall’anime? Che Soba Mask sta MASSACRANDO Page One in forma di dinosauro e che gli tiene testa in forma ibrida, pur non riuscendo a metterlo KO per la sua resistenza. Quindi, le stesse cose che nel manga.

Dove vedete i rapporti di forza sballati? Ricordo inoltre che in entrambi i casi Sanji stava testando la tuta, quindi non era certo al 100%, mentre Page One ha dovuto tirar fuori la forma ibrida (quindi la migliore) per poter reagire un minimo. In conclusione, abbiamo visto quel che si vede nel manga ma con delle belle scene di combattimento in più. Poi non lamentatevi quando nel manga non vengono mostrati i combattimenti, se ogni volta che l’anime prova ad allungarli vi lamentate dei “rapporti di forza”. Diversamente dal caso di Luffy vs Kaido, nulla è stato esagerato o travisato qui.

Ultima nota, la fuga di Sanji (con una nuova variante del TO BE CONTINUED, apprezzata come avevo anticipato). I cittadini sono tutti scappati, Page One vuole solo Soba Mask, i nostri devono evitare il più possibile i combattimenti prima dello scontro finale. Sanji fa bene a lasciare il Compagno Volante da solo a farsi il sangue marcio. Il combattimento l’avete avuto, pure più elaborato che nel manga, non fatevi accecare dalla voglia di botte quando valutate le scelte di trama. Anche io speravo di vedere qualche colpo in più dopo quel calcio, e magari una conferma più netta della sconfitta di Page One, ma la scelta di Sanji è la più razionale. O volete un Sanji-Zoro che se ne fotte e picchia il nemico fino alla fine?

Combattimento a parte, quindi, trovo gestito bene anche il resto. Law parla un po’ troppo rispetto al manga, ma dovete capire questo: Trafalgar D. Waterlaw, a quanto pare, è un cazzo di otaku. Un Sora-fag. Un nerd. Se vedessi nella mia città Batman che si picchia con un dinosauro, anche io spiegherei di continuo ai miei cosa sta facendo e perché. Bella e tenera l’immagine di Law con la sorellina…

…e interessanti le pagine dei fumetti. Ma perché Stealth BLACK è giallo? Vai a capirli i disegnatori di sti fumetti. Però pollice in su per l’idea di mostrarli.

Sanji nel manga usa subito l’invisibilità, mentre nell’anime prima prova solo gli stivali e poi l’invisibilità. Ha senso, anche io proverei una funzione per volta. Inoltre mostrando prima la sua velocità è naturale poi pensare che stia andando così veloce da essere invisibile. La OST epica “Overtaken” che si distorce mentre Sanji pensa ai “nobili fini” per i quali usare la tuta è un’altra bella idea. Come al solito, in realtà, tutto il comparto sonoro è ottimo nell’episodio: musica, gli effetti sonori della tuta (la velocità e i calcioni si sentono!), il doppiaggio (tranne Franky, mi spiace ma non mi piace come viene doppiato)…una delle poche certezze dell’anime!

Sono invece confuso da questo scudo alla Evangelion. Era necessario? Nel manga è assente, ma potrebbe essere stato Oda a tagliarlo per questioni di tempo. Bho, se nel manga in futuro lo vedremo, confermerò questa ipotesi.

O forse è il Riflettore di Fox.

Bene, abbiamo sviscerato questo combattimento sotto tutti i punti di vista tranne l’animazione. Quindi via con l'”Angolo della Sakuga”, oggi piuttosto ricco. Moltissimi shot interessanti per questo combattimento, ma la prima menzione, per tecnica e ordine cronologico, va a Naotoshi Shida, la punta di diamante in Toei Animation. Come l’ultima volta in cui l’abbiamo visto, ha di nuovo animato una trasformazione “alla Sailor Moon”. Guardate che meraviglia!

Potere der cristallo de luna!

Kenji Yokoyama è l’animation director per questo episodio pieno di sakuga, e lui stesso ha animato le pose e la presentazione di Soba Mask. Ha inoltre animato, insieme a Tetsuro Nireki, le botte allucinanti prese da Page One in forma dinosauro. Io ho sentito ogni singolo colpo, soprattutto quello alla gola.

Per il combattimento contro la forma ibrida, ben coreografato devo dire, abbiamo di nuovo Yokoyama, Mitchell Gonzales e Shuu Sugita, oltre a Takahiro Watabe. Sono molti shot e appesantirei molto l’articolo mettendoli tutti, quindi vi rimando al sakugabooru di One Piece per vederli tutti. io vi mostro lo shot che preferisco, ovvero quello di Sugita.

Dulcis in fundo Katsumi Ishizuka ad animare l'”O-Soba Kick” devastante di Soba Mask. E questo era un test della tuta, eh. C’è qualcosa nelle animazioni di Ishizuka che adoro, forse anche più di quelle di Shida.

Odiatemi pure, fanboy di Sanji, ma io promuovo l’episodio. Ottima animazione e pochissimi scivoloni solo all’inizio, mi ha molto intrattenuto. Peccato solo non aver visto Page One KO, ma gli Zoo-Zoo Ancestrali sono più potenti di quelli “normali”.
Alla prossima settimana!

[Symonch]

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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.

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