Episodio 950: L’EPISODIO MIGLIORE DI WANO!

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One Piece Episodio 950: Se non hai ancora visto l’episodio, puoi guardarlo su Crunchyroll cliccando qui!

One Piece Episodio 950: il commento di Symonch all’ultima puntata dell’anime di One Piece tratto dal manga ideato e disegnato da Eiichiro Oda.

Ragazzi, bentornati! Oggi sono carico. Abbiamo a che fare un una vera e propria perla rara dell’anime di One Piece. Ve lo dico subito: dovete assolutamente cliccare il link in alto e vedere l’episodio, fidatevi!! Cosa?! Non vi fidate?? Allora continuate a leggere e cambierete idea.

Questo episodio adatta quasi tutto il capitolo 950, un capitolo che molti potrebbero definire di “transizione”, dove non succedono cose strabilianti o non ci sono combattimenti, quindi facile da sottovalutare. In realtà, il capitolo intitolato “Il sogno dei guerrieri” non solo offre una quantità di feels imponente, ma getta le basi per l’ottima caratterizzazione di un personaggio che probabilmente chi segue solo l’anime ancora sottovaluta: Kozuki Momonosuke. Fu un ottimo capitolo, che merita una trasposizione animata degna di questo nome. Se ci seguite da molto, e in particolare se leggete i miei commenti da tanto tempo, saprete già che a fare la differenza tra un episodio figo e un episodio noioso è soprattutto una variabile: lo staff che lavora dietro all’episodio settimanale, diverso per ogni puntata. Sì, è anche più importante del contenuto stesso dell’episodio, perché se alla sceneggiatura metti chi conosce bene il materiale e sa come ampliarlo in modo coerente, e se alla regia metti persone con creatività ed esperienza, anche una puntata di Doraemon può diventare una figata. Se a ciò aggiungi degli animatori capaci e col giusto tempo a disposizione, puoi produrre un piccolo gioiellino.

In questo episodio, fortunatamente, ci sono davvero tutti i pezzi giusti al posto giusto: alla sceneggiatura c’è Akiko Inoue, ormai assodata come la miglior sceneggiatrice dell’anime di One Piece, mentre alla regia troviamo Yasunori Koyama, altra garanzia da questo punto di vista. Non fatevi depistare: il fatto che abbia lavorato come regista anche in un famigerato episodio non lo rende un pessimo regista, perché anche il quel caso la sua direzione era davvero figa, nonostante fosse fuori luogo anche per colpa di una scrittura esagerata.

Se poi vogliamo parlare delle animazioni, Masahiro Shimanuki come Animation Director è un altro nome che può lasciar tranquilli, ma in questo caso non sono le animazioni a rendere la puntata la bomba atomica che è. Morale di questo paragrafo: con queste persone dietro all’episodio, state pur certi che resterete incollati allo schermo, soprattutto in puntate dove sono dialoghi ed emozioni a trascinare la storia e non le mazzate, dove è gioco forza necessaria una componente di key animators importante.

Ma veniamo al dunque: cosa mi porta a tessere le lodi di questo episodio e dei suoi responsabili? A parte i loro precedenti, che potete recuperare per esempio qui e qui, vi mostrerò subito qualche esempio, senza mostrare davvero tutto nel caso non abbiate ancora visto l’episodio (ma in tal caso correte a vederlo all’istante, che cazzo aspettate?!). Per prima cosa parliamo della sceneggiatura di Inoue.

Trovo che il modo migliore per farvi capire cosa debba fare uno sceneggiatore sia mettervi nei suoi panni. Immaginate: siete degli sceneggiatori, dalla produzione vi vene detto quanto del manga dovrà essere adattato nell’episodio 950, e che dovete fare in modo di far durare quel materiale circa 20 minuti. Ma in questo caso avete solo 13 pagine da adattare, quindi il vostro compito è scrivere dei contenuti originali che amplino quelli del manga, dalle situazioni vere e proprie (per esempio “Kid attiva il suo potere e costruisce un braccio meccanico, poi distrugge il portone della prigione con un colpo”), ai dialoghi. Prendiamo ad esempio la prima pagina del capitolo: Uno sceneggiatore mediocre si limiterebbe a descrivere la pagina e ad inserirla nello sceneggiato. Tuttavia, la scena così descritta durerebbe davvero poco, massimo massimo 30 secondi, e come riempi poi il resto dei 20 minuti? Lasceresti al regista l’ingrato compito di dilungare pesantemente la scena descritta in due righe. Inoue invece decide di far partire l’episodio con l’esultanza dei samurai prigionieri, collegandosi all’episodio precedente, e invece di farci fare avanti indietro tra il dialogo con Luffy e il presente dove Kid spacca la porta col pungo meccanico, come si vede nel manga, ci mostra il dialogo in tempo reale, dando spazio al regista per mostrare un po’ di espressioni facciali e gestualità, ad esempio.

Inoue inoltre concentra i pensieri di Kid in questa prima parte, ancor prima che assembli il braccio meccanico, lasciando che il momento dell’assemblaggio sia dedicato ai ricordi della Supernova relativi alle umiliazioni subite, con le quali il regista può divertirsi (ha inoltre fatto notare come Kid abbia sviluppato un minimo di affetto per Luffy).

Inoltre, se osserviamo la seconda pagina… Sapendo che Chopper era lì vicino per curare Luffy, puoi inserire ancor prima una scenetta dove il medico di bordo trova il gommoso moribondo, dando un po’ di continuità alle vicende mostrate su schermo (visto che lo scorso episodio si concludeva senza mostrare le posizioni dei vari personaggi a Udon).

Questi sono esempi di come puoi ampliare un episodio con poco materiale del manga: osservandolo attentamente e conoscendolo, perché per scrivere come Kid ripensi alle sconfitte subìte e al rapporto con Luffy devo conoscere abbastanza bene il personaggio. Per questo penso che Inoue conosca bene il manga, più di altri sceneggiatori. E stiamo ancora parlando solo dei primi TRE MINUTI di episodio, che pure volano come un lampo mentre rivivi la rabbia di Kid tramite i flash dei suoi ricordi. L’esempio più bello è però quello col sopracitato Momonosuke, secondo me. I samurai, seppur liberi, si trovano in un Paese devastato. Momonosuke rappresenta quindi, per loro, la speranza che le cose a Wano possano tornare come prima. Tutti lo ammirano e lo rispettano, piangendo di gioia nel vedere che, dopo 20 anni di dolore, è tornata la speranza. Ma per il piccolo Kozuki le cose non sono così semplici. Ecco cosa pensa davanti all’inchino di tutti i prigionieri: Ora, se voi foste gli sceneggiatori, scrivereste semplicemente “Momonosuke pensa tra sé: non sono io…” etc.? Fareste lo stesso errore di prima. Inoue invece ha deciso di rappresentare visivamente i turbamenti di Momo, scrivendo qualcosa come “uno spirito di Momonosuke, come fosse il suo io interiore, scappa mentre il suo corpo fisico resta fermo, ripensando a tutto ciò che lo terrorizza del suo ruolo, come ad esempio fronteggiare Kaido.” Oltre ad essere un’idea oggettivamente geniale, a mio avviso, lasca di nuovo molto spazio al regista per gestirsi i tempi di questa scena filler, nonché la sua rappresentazione grafica, vale a dire tramite i colori.one piece episodio 950 Direi che la scena parla da sola, no? Anche il discorso di Momonosuke, solo “accennato” nel manga, ottiene molta più solennità nell’anime, con il futuro Shogun che illumina il cielo con le sue parole. Ecco, questo è ciò che un buon lavoro di sceneggiatura può fare per la buona riuscita di un episodio, quando il pacing è purtroppo costretto ad essere lento per via delle condizioni produttive dell’anime.

Passando quindi alla già citata regia, che come avete capito è legata fortemente alla sceneggiatura, perderei davvero troppo tempo a descrivervi ogni scena in cui l’ho trovata interessante. Fate davvero prima a guardare l’episodio e rendervi conto in prima persona di cosa parlo. Ma, per dimostrare che non parlo a caso, vi mostro un ottimo esempio. Osservate questa scena, in cui i soldati di Kaido devastano Wano e ne uccidono gli abitanti:one piece episodio 950Se avete visto il film Shindler’s List, potreste avere in testa il parallelismo che è venuto a me:Tutta la brutalità delle truppe di Kaido si riassume perfettamente con questa scena, che usa i colori in modo magistrale. E vi faccio notare che si tratta di un filler (quindi di nuovo merito di Inoue).

Questo è tutto ciò che si vede sull’assalto degli sgherri di Kaido.

COSI’ si fanno i filler, cazzo! In generale, per tutto l’episodio possiamo notare l’uso molto intelligente dei colori per enfatizzare i sentimenti dei personaggi o anche solo la situazione in generale, riesci a capire tutto anche senza dialoghi. Ma se c’è tanta attenzione con le scene filler, come si comporta Koyama con le scene canoniche? Beh, se nel manga l’ultima battaglia dei samurai fedeli ad Oden è resa così….

E già così la scena era tragica. Come mai ho corretto il balloon? Ora ne parliamo.

Ecco come nell’anime viene rappresentata la partenza di migliaia di uomini che muoiono cercando di riottenere la libertà:

Madonna ragazzi….

Una poesia, davvero. Ottimo lavoro ovviamente anche del comparto sonoro, con le OST sempre azzeccatissime e i doppiatori in forma (di solito non mi piace la voce di Ashura, ma in questa puntata l’ho amato). Questa volta devo dirlo: l’anime è stato superiore al manga. Scusa Oda. Aspetta, scusa de che? Va benissimo anche per te!!!one piece episodio 950Vorrei aprire una piccola parentesi su una cosa. È possibile che qualche fansubber abbia trascritto il grido di battaglia dei samurai come “SNATCH!!“. È semplicemente errato: il grido è infatti “SUNACCHI!!“. Perché e cosa significhi questa parola è già stato spiegato qui (e qui se siete in pari col manga).

Vorrei concludere citando i pochissimi difetti che ho percepito nell’episodio. C’è sempre un filo di “Dragonball” di troppo, come nella parte con Kid che si carica alla Super Saiyan per attivare i suoi poteri, ma soprattutto durante la scena della spiegazione di “Sunacchi”, dove un bambino samurai diventa quasi letteralmente un Super Saiyan God Super Saiyan! Lo so che è un modo per evidenziare la forza di volontà che brilla in contrasto con l’atmosfera arancione (indice di pericolo percepito dal bambino), ma risulta un pochino ridicola…

Questo è un Super Saiyan per un Saiyan che ha raggiunto lo stadio del Super Saiyan God Super Saiyan per un Super Saiyayas che ha superato il limite del Super Duper Saiyan…..

Episodio stratosferico, il migliore della saga di Wano fino ad oggi. Non c’è null’altro da dire, se non CORRETE A VEDERLO, PERCHÈ SIETE ANCORA QUA!?! Il link è in cima all’articolo, andate ad emozionarvi!

[Symonch]

Leggi anche: One Piece Episodio 945: il Flusso di Ciliegi

One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.

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