7 Motivi per “odiare” Monkey D. Rufy

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Articolo del 7 maggio 2016

Quali sono i motivi per “odiare” Monkey D. Rufy? Noi ve ne diciamo 7, voi ne avete qualcuno?

1 – Rufy è l’esternazione esasperata dei traumi dei giapponesi, una popolazione frustrata e inserita in un contesto sociale pieno di regole e restrizioni. Utilizzare un personaggio sopra le righe come lui e utilizzarlo come protagonista è come una sorta di “lenitivo” per loro, un’evasione dalla loro vita e la possibilità di sognare vedendo in lui tutto ciò che loro non sono. La libertà che Rufy ha e che ricerca in ogni modo è il bisogno frustrato da parte dei giapponesi di sognare proprio quella libertà che non hanno, creando un personaggio estremamente sopra le righe e mal caratterizzato per soddisfare questo mancata esigenza

2 – Rufy non ha mai pensato in un solo baloon. Molti di voi mi hanno scritto che è una cosa fantastica perché la sua ingenuità e il suo istinto sono doti rarissime. No, non è così. Tutti i più grandi maestri del passato hanno detto che la mente è sì uno strumento a volte deleterio, ma è comunque essenziale per giungere alla verità, non è certo la verità, ovviamente. Quindi il pensare deve essere utile per illuminarsi, ma non pensare è assolutamente disastroso perché non riusciresti ad avere quello strumento che ti permetterebbe di illuminarti. Una persona che pensa, attraverso il pensiero, può arrivare ad illuminarsi mentre una persona che non hai mai pensato non può arrivare a niente perché non ha lo strumento che gli permetterà di elevarsi.

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3 – Ormai Oda utilizza il personaggio di Rufy per smorzare i discorsi seri e interessanti con le sue gag e frasi stupide che poi seguono il teatrino di Nami o chi per lei che inizia a incazzarsi e a caricarlo di botte per far ridere i fan. Per quanto questa formula possa essere simpatica e divertente, anch’io ci rido su a volte, a lungo andare è noiosa, o come si dice dalle mie parti, “stufosa”. Dopo 2 anni il miglioramento che ha avuto è stato solo per i power-up, non è cambiato molto psicologicamente, questo perché…4 – Rufy è il primo personaggio nelle classifiche di miglior personaggio IN ASSOLUTO tra tutti i manga giapponesi. Oda non è mica stupido. Se la formula di “Rufy che fa le cose da Rufy” funziona (e le statistiche lo dimostrano), perché cambiare? Perché farlo evolvere? Perché farlo maturare se le sue gag funzionano? Ed ecco che per l’ennesima volta sono i fan a decidere le sorti e le scelte di un mangaka e non il contrario, vero Sabo?

5 – Rufy non è un pirata, e dico quest’affermazione con il massimo della lucidità. Ecco perché: non sopporta il potere (ha rimproverato Momonosuke del fatto che secondo lui si tirasse tante arie per via del suo status sociale), e soprattutto non sopporta chi sfrutta il suo rango per togliere libertà agli altri. Infatti ha destabilizzato un sacco di organizzazioni criminali che tenevano in scacco interi regni, dalla Baroque Works di Crocodile alla Dressrosa di Doflamingo per passare poi a tutto il Cp9, dichiarando quindi guerra allo stesso Governo Mondiale. Non sopporta i pirati “veri”, quelli che fanno il cazzo che gli pare e con chi cazzo vogliono, i pirati nel vero senso della parola. Rufy non è un pirata, RUFY FA PARTE DEI RIVOLUZIONARI (ma non è cosciente di ciò) perché se ci pensate, durante la sua avventura da “pirata” ha fatto esattamente quello che fanno i Rivoluzionari, destabilizzare nazioni opprimenti, dare libertà ai popoli e combattere il Governo Mondiale. E inoltre ha con sé, nella sua ciurma una donna che vuole tradurre i Poneglyph, ovvero la cosa che più di tutte fa infuriare il Governo. E lei (dato che non è stupida) resta con loro sia per il legame che ormai si è creato, sia perché Rufy le concede di fare quello che vuole, quindi Rufy aiuta tantissimo i Rivoluzionari pur dicendo di essere un “pirata”…6 Poi però si contraddice, rendendo questo personaggio ancora più odioso: a Impel Down non ha ragionato nemmeno per un secondo (e quando mai?) sul fatto che scendere al livello 4 per liberare Ace dalla prigione equivaleva liberare anche migliaia e migliaia di galeotti particolarmente forti (lo disse lo stesso Barbabianca) andando ad inficiare il benessere della società del mondo. In questo modo, tutti i criminali liberati, ora sono in giro a fare chissà cosa solo per il suo stupido egoismo. Prima vuole liberare Alabasta, Dressrosa dai criminali, poi però crea le condizioni affinché altri criminali siano a piede libero.

7 – Non so se questo sia un difetto o un suo pregio: Rufy ha il potere di rendere interessanti gli altri personaggi secondari o terziari. Questo perché Oda ha premuto da sempre sul fatto che lui avesse questo fantomatico meta-potere di magnetismo/carisma naturale verso gli altri e quindi possedesse il potere più forte dei mari, quello di farsi alleati ovunque. Rufy è un coglione, ma talmente coglione che riesce a mettere in risalto tutti gli altri, perché in confronto a lui, qualsiasi individuo brillerebbe.

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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.

1 commento su “7 Motivi per “odiare” Monkey D. Rufy”

  1. Ma perché la metà delle cose che hai detto sono motivi per volergli bene. Solo perché non è un pirata cattivo e malvagio come ad esempio barbanera deve essere odiato? E poi che problemi ci sono se condivide gli ideali con i rivoluzionari, che si sono dimostrati la parte buona del mondo di One piece? Inoltre solo perché ci fa affezionare a i personaggi secondari e terziari non va bene? Secondo me non esistono motivi per odiarlo anche perché il cambiamento non avrebbe senso perché il suo comportamento gli permette di fare ciò che vuole.

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