ONE PIECE Capitolo 924: Fine Primo Atto

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ONE PIECE Capitolo 924: Top&Flop! Il meglio e il peggio del capitolo del manga di Eiichiro Oda pubblicato questa settimana!

Se avete già letto il capitolo di One Piece, il manga dei record ideato e disegnato da Eiichiro Oda, non potete perdervi i nostri Top&Flop. Quali sono i punti migliori del capitolo pubblicato questa settimana? E quali invece ci hanno fatto storcere un po’ il naso? Analizziamoli e scopriamoli tutti con questo articolo! Buona lettura!

ONE PIECE Capitolo 924: Top

Fine.
Ma che figata è la divisione in atti? Come scelta narrativa è davvero potente ed il bello è che non è assolutamente messa a caso: tutto nel capitolo procede verso un punto di cambiamento con la situazione precedente. Questa prima parte di Wano può essere vista come una vera e propria minisaga all’interno di una saga. A pensarci bene abbiamo tutto: introduzione (lenta come al solito), sviluppi e rivelazioni nel corpo (lo scontro con Hawkins, la verità sui samurai), il boss di fine saga (Kaido) e le “conclusioni-non-conslusioni” finali, che da un lato anticipano i prossimi movimenti dei personaggi (Kiku che spiega tutto ai Mugiwara, Kinemon che incontra Shutenmaru e così via) e dall’altro introducono nuovi interrogativi (il misterioso prigioniero, l’uso dell’agalmatolite). E la domanda da porci in questa settimana di pausa è una: dove si aprirà il sipario del secondo atto?

ONE PIECE Capitolo 924: Flop

Le non-morti. “Eh ma ancora non ti ci sei abituato??!?” OVVIO che mi ci sono abituato, ma non per questo dobbiamo chiudere gli occhi. Passiamo sulla “morte” dei Mugiwara che non ha destato il minimo dubbio, ma parliamo di Tama. In un qualsiasi (o quasi) altro manga, credere che la bambina, dopo essere stata attaccata da un imperatore, fosse morta sarebbe stato più che lecito. In One Piece no. E no, “ma è sempre stato così” non è una giustificazione, anche perché Pedro e Pound ci dimostrano il contrario. Che senso ha fare la vignetta ad effetto nel capitolo 923 se poi in quello dopo riveli che “respira ancora”? La questione non mi piace, non mi è mai piaciuta e non ho fiducia in miglioramenti futuri.

                                   

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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.

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