Oniwabanshu: chi sono veramente?

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Il cap 931 ci pone di fronte a una decina di nuovi elementi, dei ninja spuntati direttamente dalle file dello Shogun Orochi, ovvero gli “Oniwabanshu”.

Gli “Oniwaban” di Orochi si materializzano di fronte a Nico Robin, che nel frattempo stava aggirandosi per il castello di Orochi in cerca di indizi sulla locazione dei Poneglyph; ella è sconcertata dal fatto di non aver minimamente notato la loro presenza, convinta anzi di essere sola e di poter agire indisturbata.

Gli Oniwabanshu che ci vengono presentati sono ben undici elementi di varia caratterizzazione, non è difficile dedurre che dal loro aspetto probabilmente ne derivino anche diversi poteri e abilità. La suonatrice di Shamisen è, secondo me, particolarmente interessante: imbraccia infatti lo stesso strumento che ci è stato presentato sin dal primo capitolo di Wano e, successivamente, alla conclusione del primo atto.

 

Nella stessa vicenda ci viene subito presentato anche il Capitano degli Oniwabanshu, ovvero Fukurokuju, il cui volto ricorda vagamente quello di Vergo, che sfoggia un’enorme capoccia e dei lobi altrettanto grandi. Il nome Fukurokuju e il suo aspetto derivano senza ombra di dubbio da una delle sette divinità della fortuna provenienti dalla mitologia giapponese. Egli rappresenta la divinità della saggezza, della felicità e della lunga vita, rappresentato solitamente proprio come ci viene proposto da Oda (a parte gli occhiali da sole) e spesso accompagnato da una Gru e una tartaruga.

 

Ma chi sono esattamente gli Oniwaban?
Gli Oniwaban altri non erano che l’élite di agenti segreti che operavano sotto gli ordini diretti dello Shogun durante il periodo Edo, essi si occupavano di gestire la sicurezza e la salvaguardia dello Shogun in ogni suo aspetto; oltre a ciò si occupavano anche delle missioni di spionaggio, recupero di informazioni riservate e investigazioni in incognito.

Sono quasi sicuro che i personaggi che ci sono stati presentati in questo capitolo con il nome di “Oniwabanshu” avranno le stesse identiche funzioni politiche e di sicurezza di quanto detto qui sopra, fungendo a Orochi come vero e proprio “muro” difensivo e sacrificabile.

Per i poteri che i singoli elementi possano possedere, invece, è un po’ più complicato fare supposizioni, dato che dovremmo basarci sulla mera rappresentazione e caratterizzazione visiva, ma sono quasi certo che possano ricondursi agli elementi della natura, della trasformazione o mimetizzazione, specialmente considerando che ci troviamo di fronte a una squadra di Ninja.
e voi quali pensate possano essere i poteri o gli obiettivi di tale organizzazione? E Nico Robin troverà una scusa abbastanza valida per essere stata vista aggirarsi sospetta fra le mura del castello?

1 commento su “Oniwabanshu: chi sono veramente?”

  1. Ho idea che non solo Fukurokuju sia ispirato da una delle Sette Divinità della Fortuna (della quale porta il nome e ha l’aspetto). Anche la ninja con in mano lo strumento musicale sembra ispirata a Benzaiten, la Dea della bellezza, della musica e di tutto ciò che scorre, del medesimo gruppo di divinità. Un altro ninja degli Oniwabanshuu (il primo a destra) è ispirato a Kashima, divinità del tuono, il cui compito è quello di sorvegliare il pesce generatore di terremoti e tsunami: Namazu (che vediamo sotto di lui).

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