Serie TV su One Piece – Cosa occorre per non deludere le aspettative

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Cosa occorre per far diventare One Piece un’ottima e godibile serie TV

Ho sempre amato il cinema e le serie tv sin da quando ero bambino e, man mano che crescevo, ero sempre più curioso di scoprire tutti i segreti di questo mondo: perchè quella determinata inquadratura? Come nascono certi dialoghi? come si realizza quell’effetto speciale? ecc…

Potrei affermare, quindi, di essere abbastanza ferrato su certi argomenti, il che non significa essere presuntuosi, anzi ci sono migliaia e migliaia di persone molto più ferrate di me e sono il primo ad ammetterlo. Tuttavia in venticinque anni di vita qualcosa avrò pure imparato, ed è proprio questo “bagaglio d’esperienze” che mi ha fatto storcere moltissimo il naso quando ho sentito che è in produzione una serie TV sul nostro amatissimo manga. Per cui mi sono automaticamente chiesto: “come diavolo faranno ora? Cosa s’inventeranno per non deludere i fan? Al di là di tutto è davvero possibile farci una serie tv di successo?
Ho fatto un po’ mente locale e…la risposta è:

Ed ecco i punti chiave per far sì che ciò avvenga.

Serie TV e non universo cinematografico

L’idea di scegliere la serie TV al posto di una “serie di film” secondo me è un ottimo punto di partenza. Con la prima, infatti, si ha nettamente più tempo per gestire l’universo che si andrebbe a creare (puoi entrare nello specifico su determinate storie, dedicare interi episodi a flashback, caratterizzare meglio i personaggi ecc…) cosa che nel cinema è impossibile da fare…a meno che non sei la Marvel Studios e hai la Disney che ti finanzia più di 20 film, arrivando a spendere anche 1 miliardo di dollari per farne solo due (Infinity War- Endagane), in quel caso non ci sono problemi.

Sceneggiatura quasi impeccabile

La chiave di tutto, se va bene la sceneggiatura il 50% del lavoro è fatto.

Trama: One Piece non è finito ok, ma non è un problema in quanto servirebbero dalle 6 alle 9 stagioni (dipende dalla lunghezza che sceglieranno per esse) per arrivare dove siamo adesso, quindi Oda ha tutto il tempo per andare avanti. Unico accorgimento: fare dei tagli solo su eventi che non influenzeranno la trama (praticamente impossibile) o, ancora meglio, riassumerli in maniera efficace senza inutili divagazioni che annoierebbero sia noi lettori (già ampiamente informati), sia i nuovi arrivati.

Dialoghi: certe frasi storiche non si possono cambiare, il resto è adattabile, ci sono centinaia di modi diversi per esprimere un pensiero.

Contesto e ambientazione: l’obiettivo è narrare le vicende, anche contemporaneamente, di personaggi unici in un mondo completamente diverso dal nostro. È essenziale, perciò, dare dei riferimenti (come la sigla di Game of Thrones che ti mostra tutti i luoghi delle vicende), ma sopratutto mostrare persone altissime, tizi dall’aspetto strano, mostri marini e così via come se fosse routine, in modo da mettere in chiaro già dal primo minuto il contesto nel quale si va a raccontare la storia, altrimenti uno spettatore che non sa cosa sia One Piece si sentirebbe come Alice nel paese delle meraviglie.

Trasposizione

In realtà sarebbe sempre inerente alla sceneggiatura, ma l’ho volutamente separato per farne capire l’importanza….quindi prestate attenzione 😛

Questo NON È UNO SHONEN, MA UNA SERIE TV. Molti credono (erroneamente, per lo meno secondo me) che fare un film/serie BASATA su qualcosa significhi IMITARE quel qualcosa, quindi vogliono le medesime scene con le medesime battute ecc…ma sorgerebbero due enormi problemi

-È imposibbile da fare. Alla fine c’è sempre quel tocco personale o quell’idea in più che qualcuno ha e che cambia in parte o completamente ciò che si sta realizzando. Ed è normalissimo perchè tutti vediamo un’opera con occhi diversi e la interpretiamo a modo nostro (per quanto tentiamo di essere oggettivi). Ora immaginatevi decine e decine di persone che devono collaborare e ognuno con idee simili quanto diverse…capite che è una follia.

-Non si deve fare! Ammettiamo per assurdo che il punto precedente risulti realizzabile, che senso avrebbe? Il “mezzo” che viene utilizzato non è un libro, uno fumetto, o un’opera teatrale, ma qualcosa di molto più complesso e con delle sue regole. È complicato da spiegare…vediamo…ci sono! Prendete Brook e il fatto che voglia vedere le mutandine di Nami! Vi fa ridere e lo trovate normale nel manga? Certo, perchè sei in uno shonen! Ora immaginatevi la stessa scena, ma nella serie TV….non sarebbe simpatico, anzi risulterebbe ridicolo perchè è il “mezzo” sbagliato!

Altro esempio ancora più adeguato: il Joker di Ledger è molto diverso dal Joker dei fumetti, tuttavia piace a tutti (me in primis). Perchè? Perchè è stato perfettamente adattato alla situazione! Nolan cerca sempre di rendere tutto il più reale possibile, quindi anche Joker doveva essere adattato e il risultato è stato magnifico.

Tutto questo per dire cosa?

One Piece deve essere uguale al manga, ma anche diverso. Scene di lotta epiche, momenti strazianti, colpi di scena improvvisi va benissimo imitarli. Al contrario gag da shonen, risate diverse in base ai villan e altre finezze da manga possono essere fatte una, due, massimo tre volte, dopo di che non fanno più effetto, anzi rischiano di far perdere la parte più adulta di pubblico. Ciò non significa che a tratti non debba far ridere (sarebbe un errore altrettanto grave), bisogna semplicemente conformare il tutto. Riprendiamo l’esempio di Brook:

manga: Brook chiede a Nami di mostrargli le mutandine, lei lo picchia.

Serie TV: Brook pensa sottovoce:

“chi sa come sono le mutandine di Nami?”

E lei sentendo la frase:

“chi sa se Brook può morire una seconda volta?”

Capite? Già è meno “infantile”, elaborata e adatta per ogni tipo di spettatore.

Attori

Se fosse un film opterei per diversi attori famosi in modo da convincere le persone a comprare il biglietto e guardarlo. Per le serie TV non è importante perchè, dato che non la guarderanno per un paio d’ore, ma per anni, finiranno con l’affezionarsi in automatico a quell’attore/attrice per quanto sconosciuto possa essere: chi conosceva Michael Emerson prima di Lost? Jim Parsons prima di The Big Bang Theory? Aaron Paul prima di Breaking Bad?

Ovviamente anche se sconosciuti devono avere un minimo di bravura, è per questo che esistono i casting. Mi pare scontato dirlo ma non si sa mai.

Trucco e costumi

Se prendessimo l’aspetto dei personaggi da interpretare e facessimo “copia e incolla” sugli attori, avremmo dei cosplay. Se, invece, prendessimo l’aspetto e lo modificassimo per adattarlo a qualcuno in carne ed ossa, allora avremmo dei veri e propri costumi. La differenza si nota? Eccome se si nota!

Ricordate il primo film di Captain America? Lì è proprio fatto apposta! Infatti Rogers nella prima parte del film indossa un abito quasi a cartone animato per intrattenere gente e fare propaganda, successivamente indossa il vero e proprio costume da supereroe.

Per cui niente cosplay! Sembrerebbe tutto tremendamente finto, il pubblico non deve accorgersi che sono personaggi di un manga e chi lo sa deve dimenticarsene.

Per quanto riguarda la scelta di un taglio di capelli, o il colore leggermente diverso di un pantalone ecc…onestamente non m’importa, l’importante è che i soggetti siano unici e riconoscibili. Harley Quinn di Suicide Squad è completamente diversa dal fumetto, ma capisci all’istante che è lei, te lo dicono solo per prassi il nome, e va benissimo così (infatti il problema era il restante 99% di film).

Regia

Il regista o i registi devono fare due ovvie cose:

-Supportare gli sceneggiatori, fornendo le loro idee.

-Utilizzare le tecniche, appunto, di regia per trasmettere la scena nella maniera più intensa possibile e con One Piece ci si potrebbe sbizzarrire. Sarebbe bellissimo vedere, ad esempio, un piano sequenza (inquadratura senza stacchi….Birdman per intenderci) di Rufy che risale i livelli di Impel Down fino ad evadere! Come se fossimo un uccellino che vola sopra le varie teste e vivessimo assieme a loro tutta la risalita verso l’uscita….oddio già mi sento male.

ATTENZIONE!

I registi possono cambiare anche di stagione in stagione, alcune volte addirittura da episodio a episodio, ma per adesso non è questo il caso. Infatti in questo momento sappiamo solo che Steve Maeda farà lo Showrunner (un “tuttofare delle serie tv”, che spesso spazia su più campi tra cui spesso la regia) e Matt Owens sarà alla sceneggiatura. Vedremo chi si accoderà in futuro.

Scene d’azione ed effetti speciali

Qui servono i big money. Possono fare tutte le più belle coreografie del mondo, ma se la CGI fa pena, lo sfondo si capisce che è finto ecc…non si va da nessuna parte. Come fare soldi? Circolo vizioso! Ossia finanziamento iniziale e poi più la serie ha successo, più si guadgna e più budget ci sarà per produrre le successive stagioni. Al contrario se la serie è un flop…beh si cancella.

Fortunatamente PARE che il produttore televisivo Marty Adelstein ha affermato che ci sarà un budget di produzione talmente elevato da fare invidia alle più blasonate serie del momento. Da vedere fino a che punto sia vera la cosa, dato che nessuno spenderebbe centinaia di milioni di dollari per produrre una serie dal successo incerto, di solito si valuta dopo i primi episodi.

Fotogrfia, montaggio ecc..meglio lasciarli perdere perchè dovrei avere dei video/immagini di riferimento da confrontare con scene della serie (che non ancora ci sono) e sarebbero comunque cose che interessano a pochi.

Questa è un’idea (parecchio generale) su come non fallire questa grande opportunità, che Eneru ci aiuti.

THE JOKER

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