Oda rivela: «Ecco perché ho creato il Gear 5th»

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Nell’intervista rilasciata in coppia con Gosho Aoyama (autore di Detective Conan), Eiichiro Oda ha parlato del Gear 5th, l’ultimo Power Up di Luffy

Qualche giorno fa, Eiichiro Oda (autore di One Piece) e Gosho Aoyama (autore di Detective Conan) hanno rilasciato una interessantissima intervista a due apparsa sulle pagine del Weekly Shonen Jump (dove vengono pubblicate settimanalmente le avventure di Luffy e della sua ciurma) e il Weekly Shonen Sunday (dove ogni sette giorni Conan e i suoi amici sono alle prese con nuovi casi da risolvere). Tra i tanti temi affrontati, l’autore di One Piece ha parlato anche del Gear 5th, ultimo Power Up di Cappello di Paglia.

Ecco l’estratto dell’intervista in cui se ne parla: 

Punti decisivi di “Detective Conan” e “ONE PIECE“.

– Se guardi indietro agli oltre 100 volumi che entrambi avete pubblicato, quale diresti sia stato il tuo punto di svolta nella serie?

Aoyama: È difficile da dire, ma se dovessi scegliere un punto, sarebbe il capitolo che ho scritto quando sono stato dimesso dall’ospedale dopo aver preso una pausa a causa di una malattia improvvisa. Quel capitolo iniziò con Akai e Amuro che si puntavano le pistole l’uno contro l’altro (Volume 95, Capitolo 1009).

Oda: Suona così figo! Quando è stato pubblicato quel capitolo?

Aoyama: Quattro anni fa. Mi sono preso una lunga pausa, quindi per il mio ritorno ho dovuto disegnare qualcosa di popolare, che mi ha spinto a fare quella scena interessante. Anche se fino ad allora non avevo davvero scritto nulla nella serie che portava a quel momento.

Oda: Mi sento esattamente come te, ma il mio punto di svolta è qualcosa di più recente. Rufy ha ottenuto un nuovo potenziamento chiamato “Gear 5th”, che è qualcosa che volevo disegnare da molto tempo.

– È sorprendente che entrambi abbiate scelto capitoli così recenti. In “ONE PIECE” nel Capitolo 1044, il vero nome del Gomu Gomu no Mi viene rivelato e appare il Gear 5th appare con Rufy che combatte cambiando tutto il suo corpo.

Oda: L’ho disegnato perché voglio divertirmi e penso che vada bene lo stesso se alla gente non piace. Ciò che voglio è solo giocare con i miei scontri. Rispetto ai tempi in cui ero un assistente, avverto che i momenti sciocchi che erano così caratteristici nei manga sono andati man mano persi. Ad esempio, mettere una lampadina nella testa di un personaggio quando gli viene in mente qualche idea o far girare le gambe del personaggio quando sta correndo.

Aoyama: Giusto, anche quegli occhi che spuntano fuori.

Oda: Ho sempre amato quelle espressioni simboliche, ma continuano a scomparire. Nessuno le disegna più anche se sono creazioni dei nostri predecessori che hanno lasciato tante formule che usiamo ancora. Pare che il manga battle debba continuare a diventare sempre più serio per stare al passo con le aspettative dei lettori e onestamente questa è una cosa che odio. Non voglio assolutamente che il mio lavoro diventi un manga serio come quelli. Voglio e ho deciso di divertirmi, e mi sento come se fossi finalmente riuscito a farlo. Quando lo stavo disegnando, mi sono davvero divertito.

Aoyama: (guarda le foto di Gear 5th) Woah, fantastico! Mi piace molto il design, è eccellente. Sono anche impressionato dal fatto che tu sia in grado di disegnare questo tipo di facce.

Oda: Grazie. Quando pensi al suo concept, puoi pensarlo come se fosse improvvisamente diventato “Tom & Jerry”.

Aoyama: Sì, sì. Mi è sempre piaciuto “Tom & Jerry”. Non riesco proprio a perdonare Jerry, hahaha.

Oda: Jerry? Oh no, io ero dalla sua parte!

Aoyama: Davvero? Tom si è sempre sforzato molto, ma Jerry era troppo subdolo. Odio molto Jerry. Però se dovessi paragonare Conan ad uno di loro due, mi sa che sarebbe Jerry.

Oda: Quando ho provato a disegnarlo per la prima volta, è stato piuttosto difficile. Il mondo di “Tom & Jerry” funziona a causa di entrambi i personaggi, quindi ho faticato molto a guardare la differenza di atteggiamento tra Rufy, che stava facendo scherzi nel mezzo della battaglia, e il suo avversario che agiva in modo serio. Ma alla fine, mi sento come se ce l’avessi davvero fatta. Più invecchi, più è difficile e stancante disegnare scontri, vero?

Aoyama: Beh, non ci sono molte scene d’azione o di battaglia in “Detective Conan”, quindi quando devo disegnarle lo faccio di buon umore. Tuttavia, di solito finisce abbastanza velocemente considerando che si tratta solo di sparare palloni da calcio. Molto tempo fa, però, mi sono stancato di farlo mentre disegnavo “YAIBA”. Quando l’arcipelago giapponese è diventato un drago, è stato difficile per me e per i miei assistenti realizzare quei disegni. Ma nonostante ciò, disegnare scene d’azione è un’esperienza divertente.

LEGGI QUI L’INTERVISTA COMPLETA

one piece capitolo 1045

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