One Piece 1075: l’analisi di Tosky

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One Piece 1075: analisi del Capitolo – La Ribellione della macchine? Chi è davvero il traditore a Egghead?

One Piece 1075: l’analisi del Capitolo

Nel 1997 la maggior parte di noi non utilizzava internet, anzi è probabile che alcune delle persone che leggeranno quest’analisi non erano ancora nate all’epoca. C’erano i computer, ma in pochi ne possedevano uno, e quelli che ce l’avevano si “accontentavano” di giocare a Prato Fiorito o al Solitario. Si utilizzavano i floppy disk con una memoria incredibile di 1,44 megabyte. Se eri fortunato, riuscivi a metterci qualche immagine. 

Non c’era Pornhub, ma qualcuno aveva vecchi VHS oppure, ancor meglio, si lavorava di fantasia. Il 90% delle persone non possedeva un cellulare e chi era riuscito a comprarne uno, lo utilizzava soltanto per telefonare (poco, altrimenti si pagava troppo). I telefoni erano dei mattoni, non avevi manco voglia di portarli dietro e li tenevi spenti per la maggior parte del tempo. 

I messaggi? Ricordo che quando ero al liceo, la Wind pubblicò una promozione bellissima: 4 mila messaggi al mese per 3 o 4 euro, qualcosa del genere. Una svolta. Finalmente si diceva basta al semplice “squillo”, avevi la possibilità di scrivere qualcosa di sensato al ragazzo o alla ragazza che ti piaceva e così trascorrere pomeriggi interi a messaggiare. Anche se poi i messaggi terminavano davvero presto… 

Ah per chi non sapesse cos’è lo “squillo”, praticamente era la pratica di chiamare una persona facendo squillare il suo telefono una sola volta. In questo modo nessuno dei due spendeva soldi, ma dicevi all’altro che pensavi a lui. Capisco che oggi possa sembrare Cringe (ah la parola Cringe non si utilizzava), ma per i noi adolescenti erano qualcosa di importante. 

Nel giro di pochissimi anni, meno di un ricambio generazionale, tutte queste cose non ci sono più. Scomparse, o meglio… Trasformate. 

Il mondo in soli 20 anni ha vissuto, a livello tecnologico, ere diverse. Un po’ come se si fosse passati dall’età della pietra a quella dell’oro in un batter d’occhio. 

E sapete perché vi dico questo? Perché One Piece c’era quando inserivi nel tuo Computer dallo schermo enorme un floppy disk e c’è oggi che di schermi magari ne hai due. In Giappone, ma poco dopo anche in Italia, potevi fare uno “squillo” alla ragazza che ti piaceva mentre leggevi One Piece dal tuo volumetto così come oggi puoi messaggiare con lei su Whatsapp mentre scorri un capitolo su Mangaplus. E non hai neanche bisogno di due aggeggi diversi, fai tutto dallo Smarthphone. Abbassi Whatsapp, apri Mangaplus. Arriva la notifica, chiudi Mangaplus, ritorni su Whatsapp. 

Semplicissimo. 

Se mi avessero detto mentre ero al liceo che un giorno sarei stato in live davanti ad un pc con 300 persone a guardarmi, mi sarei messo a ridere. All’epoca era IMPENSABILE comprendere dove saremmo arrivati. Almeno per ragazzini come me e molti altri che oggi hanno 30 anni o più.

Il mondo si è trasformato, la società è cambiata, noi siamo cambiati. 

Gli Smartphone oggi non sono oggetti, sono una sorta di prolungamento del corpo umano. Fanno parte di noi, li utilizziamo per tutto, qualsiasi cosa, quasi come se fossero la bocca da cui entra il nostro cibo e il culo da cui esce. 

La tecnologia ci ha assorbiti totalmente. Si tratta di un male? Di un bene? 

Vi dico la verità, non sono qua per dare un giudizio su quello che è il momento storico che stiamo vivendo, il mio compito è soltanto quello di riportare i fatti e darvi materiale su cui riflettere, sempre ammesso che io ci riesca. 

SI MA QUANDO SI PARLA DI ONE PIECE? 

Eccomi ci sono. 

Io resto ogni volta incredibilmente sorpreso dalla capacità di quest’opera e di quest’autore di essere sempre al passo con i tempi. One Piece era attuale 25 anni fa, lo è oggi. In un mondo in cui si viaggia a una velocità incredibile, restare costanti, non diventare obsoleti, non vi dico che sia impossibile, ma ci siamo vicini. 

Eiichiro Oda è riuscito a creare una storia che sa reinventarsi, decostruirsi e ricostruirsi, per rimanere sempre lì, bloccata in un punto ben specifico: il presente. 

One Piece è ancorato al presente. 

Alcuni di voi penseranno che io stia esagerando, ma il fatto che nonostante l’età, questo fumetto riesca a intrattenere lettori vecchi e nuovi, ne è la dimostrazione. 

Proviamo ad entrare più dentro alla questione. 
Negli ultimi tempi si parla molto di futuro, di quello che accadrà da qui a qualche anno. Di come la tecnologia avanzerà e di quali saranno i cambiamenti per gli esseri umani. 

Si è arrivati a un momento storico in cui si ha anche molta paura. Mentre 20-30 anni fa, si guardava ai successivi decenni con speranza (ovviamente sempre relativa, i timori sono sempre esistiti), oggi ci si inizia a chiedere in modo continuo dove stiamo andando. 

Si teme che i successi ottenuti a livello tecnologico più che aiutare l’essere umano a vivere meglio, possano portarlo alla distruzione, allo sfascio. 

La macchina che diventa così abile da superare l’uomo, da renderlo obsoleto. 

Pensate a quanto si stia parlando di intelligenza artificiale negli ultimi tempi, a tutti i dubbi, le domande, le teorie che ne conseguono. E’ pericolosa? C’è bisogno di inserire delle limitazioni? Quale sarà il suo utilizzo? Chi la utilizzerà? In che modo apporterà benefici? 

E ora ritornate a One Piece. Siamo a Egghead, l’isola del futuro.

Un luogo che nella timeline corrente del manga rappresenta il domani. Ciò che un giorno gli esseri umani potrebbero raggiungere. 

E cos’è che abbiamo letto nel 1075. Le “macchine”, ovvero i Seraphim, colpire i proprio creatori. L’intelligenza artificiale che si ribella. 

Sì, lo so. Alcuni di voi adesso staranno pensando: “Ma pare stiano eseguendo gli ordini di qualcuno, non agiscono così per propria scelta”. Sono d’accordo, pare essere così. Ma l’utilizzo sbagliato di una tale tecnologia è parte fondante del problema. 

Ciò a cui stiamo assistendo, ciò che Oda ci sta mostrando, è che l’isola del futuro non è un luogo felice, ma un posto in cui c’è del “bene” e c’è del “male”, dove ci sono delle possibilità di miglioramento, ma anche di distruzione. 

Questa saga non è soltanto interessante perché viva, dinamica, ma lo è anche per i messaggi che il nostro caro Eiichiro è riuscito a infilarci. Alcuni possono magari non credere al fatto che ogni frase, ogni situazione, sia una denuncia da parte dell’autore alla nostra società o al nostro mondo, e forse hanno anche ragione, ma non bisogno focalizzarsi sull’intenzionalità del creatore. 

Non è importante. 

Che Oda sia consapevole di alcuni messaggi o lo faccia indirettamente, non è importante. 

Ripetete con me: non è importante. 

Cos’è che vi dicevo all’inizio: One Piece è ancorato al presente.

La grande abilità di Eiichiro Oda è stata e sta nell’aver creato un mondo che funziona, che esiste e sussiste da solo. E che, per quanto differente per l’esagerazione e la soprannaturalità della storia, rispecchia il nostro per dinamiche e comportamenti umani. 

I pensieri, i sentimenti, le azioni dei personaggi, sono i nostri pensieri, i nostri sentimenti, le nostre azioni. 

E tutto ciò, messo insieme, va a creare LE SITUAZIONI. Ciò porta a una similarità nella STRUTTURA tra mondo fittizio e reale. 

L’autore di One Piece fa parlare i suoi personaggi come parlerebbero le persone comuni, li fa agire come agirebbero le persone comuni, li fa reagire come reagirebbero le persone comuni. Ed è per questo motivo che, intenzionalmente o non, ritroviamo nella storia messaggi legati alla nostra realtà. 

Un mondo che non funziona, non riuscirebbe a denunciare o spiegare nulla, anche se ci fosse la volontà del suo creatore di farlo. 

I lettori devono riconoscere ciò che leggono come VERO per trarne qualcosa che li porti a riflettere, interrogarsi. 

Lo so, l’Analisi di oggi è totalmente diversa dal solito, quasi concludo e neanche mi sono presentato come faccio solitamente, ma forse non ce n’è bisogno. 
Il capitolo 1075, per quello che è il prosieguo della trama, non ha dato moltissimo. 

Attenti, non sto dicendo che non mi sia piaciuto, anzi l’ho trovato molto divertente, veloce. Naturalmente non si tratta di uno di quei capitoli in cui succede il finimondo e con una scena della madonna nell’ultima pagina, però è stato comunque apprezzabile. 

Sicuramente è un capitolo che nell’economia del volume ci sta bene, che scorre rapidamente e che alza la tensione già dal titolo. Praticamente ci stiamo preparando agli scontri, a quello che Oda ha deciso di chiamare DEATH GAME, gioco della morte. 

one piece 1075

Abbiamo vari gruppetti, probabilmente un nemico per ognuno di loro, è qualcuno da proteggere. Spero di poter vedere in azioni alcuni dei membri della Ciurma, soprattutto quelli che consideriamo più “deboli”. Le coppie Franky-Usopp, Nico Robin-Chopper e Nami-Brook sono interessanti, soprattutto perché molto probabilmente se presi singolarmente nessuno di questi personaggi riuscirebbe ad avere la meglio su un Seraphim. Quindi come si comporteranno? Riusciranno a fare gioco di squadra? Ce la faranno a proteggere il Punk o i Punk che sono con loro?

Speriamo di vedere qualche scambio di colpi o qualche strategia interessante. 

Per quanto riguarda le altre due coppie, c’è davvero bisogno di parlarne? Si tratta praticamente di un Imperatore e dei suoi tre ufficiali. Non mi aspetto, e non voglio, che uno Luffy, Zoro, Sanji e Jinbe possano essere a un livello più basso di un Seraphim. Per Cappello di Paglia non bisogna discuterne, in Gear Fifth deve annientare non uno, ma ben due copie senza neanche stare lì a pensarci più di tanto. Parliamo di uno dei Pirati più potenti del mondo, quindi niente scherzi. 

Per gli altri 3, potrebbero esserci scontri più equilibrati, ci starebbe. 

CHI E’ IL TRADITORE?

Qui è un pochino come se facessimo il toto-traditore. 

La settimana scorsa, al termine dell’analisi, avevo nascosto il nome del mio possibile traditore nelle ultime righe. Bastava guardare la prima lettera delle parole che avevo evidenziato e veniva fuori EDISON

Perché per me si tratta del Punk piccoletto? 

Sono semplicemente andato per esclusione, niente di più. Proviamo a ricapitolare. ELENCO PUNTATO: 

  • Shaka ha provato a dare un ordine ai Seraphim, ma è stato ignorato. DEPENNATO
  • Stesso discorso per Lilith. DEPENNATA
  • York è stata trasformata in pietra dalla falsa Boa. DEPENNATA
  • Pitagora è stato attaccato alle spalle. DEPENNATO. 

Restano fuori Atlas e Edison. La prima era stata messa fuori gioco da Lucci, quindi a meno che non si sia trattata di una tattica, va esclusa. Se dovesse trattarsi di un Punk, dunque, l’unico papabile – almeno per me – è il piccolo simpaticone. Tra l’altro è stato anche l’ultimo a dare un ordine ai Seraphim, giusto per aggiungere un indizio. 

MA EDISON SEMBRA UN TRADITORE?

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No, assolutamente no. So che magari proprio per questo motivo, per il suo essere insospettabile, è da tenere tra i sospettati e infatti è la mia scelta, ma allo stesso tempo non so quanto la cosa sia davvero fattibile. Vedremo. 

Ci sarebbero poi altre due possibilità: 

  • Si tratta dello stesso Vegapunk. 
  • Le macchine sono in rivolta.

Vi dico la mia. 

La prima è da prendere in considerazione, ma per gusto personale non l’apprezzerei tantissimo. Significherebbe che lo scienziato ha nascosto un ulteriore parte di sé che lo ha portato ad agire in questo modo. Un po’ come se dentro di lui ci fosse un altro Punk, quello più oscuro. 

Se dovesse essere così, non riuscirei a spiegarmi perché questa “parte” non faccia parte di Lilith, ovvero della malvagità. Quale altro sentimento potrebbe portare lo scienziato a decidere di sabotare tutta la propria vita, le proprie ricerche, i propri piani? Se voi avete pensato a qualcosa, magari fatemelo sapere nei commenti. 

La seconda, invece, andrebbe a ricollegarsi con il discorso che facevamo inizialmente. La macchina che progredisce così tanto da rendere l’uomo obsoleto e decidere di liberarsene. Questa mi piace, ma non credo possa realizzarsi. Prima perché si parla di un qualcuno che sta sabotando il piano e il laboratorio, quindi mi aspetto una persona in carne o ossa che stia operando nell’oscurità, poi perché si entrerebbe veramente in una situazione complicata. Una volta che vai a introdurre nella storia una rivolta delle macchine, devi portarla avanti, non puoi restringerla soltanto a Egghead. 

L’unico modo per limitarla a Egghead sarebbe quella di portarla alla sconfitta, ma se il tutto fosse nato da Punk Record, ovvero il cervello di Vegapunk, c’è un modo per eliminarlo senza fare del male allo scienziato stesso? Nascerebbero davvero tante, troppe domande. 

LE MINI-AVVENTURE

Vegapunk si trova di fronte ai 5 Astri di Saggezza. Ciò che colpisce è il fatto che Oda abbia scelto di lasciare in 5 anziani in ombra. Qual è il motivo? Che stia nascondendo l’età di questi personaggi?

Non è la prima volta che li vediamo nel passato: durante il flashback di Ohara, sono apparsi mentre discutevano via lumacofono con il Dottor Clover, e c’è da dire che anche in quell’occasione erano in penombra, sebbene traspariva l’aspetto che hanno anche oggi.

Queste mini-avventure sono collocate temporalmente prima della distruzione di Ohara, visto che Vegapunk quando si è presentato sull’isola di Nico Robin aveva una testa molto più lunga. Si tratta quindi di circa 25/30 anni fa. 

La situazione è un la solita scelta chiamiamola Eiichirodiana, in cui l’autore va a creare un mistero per farci discutere, poi vedremo se effettivamente le varie teorie sull’età – o immortalità dei 5 – saranno confermate, o se si è trattata solo di una scusa per farci discutere. 

LUCCI E LUFFY INSIEME? 

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Ed ecco che andiamo verso la conclusione. One Piece per quanto speciale tende comunque a rispecchiare quelle che sono le dinamiche più classiche di un battle manga. Una di queste è il protagonista che si allea con un ex nemico. 

Quindi se vi state chiedendo se Luffy e Zoro libereranno Lucci e Kaku dalle manette, la risposta è assolutamente sì. 

Egghead, come vedevamo sopra è tante cose, anche una saga piena zeppa di fan service. La presenza di Lucci è già di per sé fan service. Qualcuno ha davvero il coraggio di credere che il nostro caro Eiichiro Oda perda l’occasione per mettere Lucci e Cappello di Paglia fianco a fianco contro un nemico comune?

Impossibile. Vedrete. 

Salve ragazzi, io sono Tosky e oggi ho analizzato con voi il capitolo 1075 di One Piece. E come sempre…

MA QUANTO CAZZO E’ BELLO ONE PIECE?
MAMMA MIA!

2 commenti su “One Piece 1075: l’analisi di Tosky”

  1. Ciao Tosky,

    tutto molto bello ma… chi cazzo fa questo?
    “Abbassi Whatsapp, apri Mangaplus. Arriva la notifica, chiudi Mangaplus, ritorni su Whatsapp.”?
    Quando si legge il capitolo nemmeno una bomba atomica mi può disturbare.

    Scherzi a parte, credo che il buon maestro stia davvero mettendo tantissima carne al fuoco e che sono curioso di vedere come ne uscirà ancora una volta.
    Ho pensato anche che i Seraphim abbiano cambiato “direzione” per via della vicinanza di Saturn, anche se come teoria è davvero campata per l’aria.

    Ciaooo

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  2. Ciao tosky.
    Su chi è il traditore Io provo ha dire che sia York.
    primo motivo il traditore per depistare gli altri quale modo migliore che sembrare morto(può essere riportato alla normalità in qualsiasi momento).
    Secondo motivo quando accarezzava il serafino di boa hancock in realtà era un pretesto senza dare sospetti per avvicinarsi è dare un comando

    Rispondi

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