One Piece Capitolo 427: l’Omelia del Reverendo

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Se volete leggere le altre RetrOmelie:

Capitolo 398: Io voglio vivere

Capitolo 502: Pugno al Drago Celeste

Capitolo 573: La morte di Ace

IL QUATTROCENTO

VENTISETTE

 

[una forza inarrestabile]

 

F R A T E L L I!

C’è una cosa che ho sempre adorato nel Batman di Nolan.

È quadrato.

Il regista lo ha spogliato della sua veste “fumettosa” come quello di Tim Burton e lo ha inserito in un universo realistico. Il più realistico possibile.

Non ci sono personaggi grotteschi come il Pinguino di Danny DeVito che fa schifo mentre mangia un pesce crudo.

Purtroppo ci vorrebbero un paio di Anne Hathaway per essere all’altezza di “Sua Fregnosità” Michelle Pfeiffer, ma va benissimo così. Sono due Catwoman diverse inserite in due storie diverse.

Il Batman di Nolan rimane sui toni noir, polizieschi. Non eccede mai con virtuosismi gratuiti.

Joker poi è spettacolare.

HEATH LEDGER

Nel secondo film della trilogia, quest’uomo ci ha regalato una delle migliori interpretazioni di sempre. Tra le tante frasi iconiche del pagliaccio ce n’è una che mi piace particolarmente.

“Cosa succede quando una forza inarrestabile* incontra un oggetto inamovibile?”

*tecnicamente dice “irrefrenabile” ma trovo questo termine troppo cannarsiano, così l’ho corretto io. Inarrestabile rende meglio l’idea.

Questa frase rappresenta un paradosso perché un oggetto con forza e massa infinita non esiste. Ci sarà sempre qualcosa “più inarrestabile” o “più inamovibile” di un’altra.

Voglio partire proprio da qui. Utilizzo questo paradosso della fisica per introdurre l’Omelia di oggi. Più avanti scoprirete perché…

BENVENUTI A TUTTI

Io sono il reverendo e oggi festeggiamo il compleanno di un ragazzo che mi ha chiesto di fargli un’Omelia come regalo.

Tanti auguri Alessandro. Mettiti in prima fila e goditela.

Per tutti gli altri che invece non festeggiano un cazzo, rimanete seduti. Lo spettacolo sta per cominciare.

Signori…

SI VA!

MINIAVVENTURE

Non c’è molto da dire. Si tratta dell’ultima panoramica su Skypiea in cui vediamo cosa stanno facendo i protagonisti nel post-Ener.

Iniziata tre capitoli prima, nel 424, si è conclusa ora, con il 427.

Ora che ci penso, l’ultima RetrOmelia è stata quella del pugno al Drago Celeste. E le miniavventure riguardavano il post-Enies Lobby.

Non è una splendida coincidenza?

AAASOPP

Apre la scena.

Lo vediamo mentre cerca di far rialzare un Rufy esausto. Si è già tolto la maschera, quindi il Capitano ha realizzato (alla buon’ora) che il Nasone si trova a Enies Lobby.

SEMPRE SUL PEZZO RABBER

Nell’ultima tavola di questa pagina appare un cameo che non avevo mai notato

KOCHIKAME

Si tratta di uno dei manga più longevi DI SEMPRE!

Iniziato nel 1976 (avete letto bene), si è concluso solo qualche anno fa. Eiichiro Oda non ha mai nascosto di essere un grandissimo fan dell’autore, Osamu Akimoto. Gli ha persino dedicato una cover per omaggiare il suo ultimo capitolo dopo ben 40 anni di serializzazione.

Si va avanti con una pagina completamente senza balloon. Sono le scene a parlare, infatti c’è una Nico Robin che dà una mano contro la Marina, Zoro e poi di nuovo Rufy.

«Ehy! Non fraintendere! Sono venuto qui solo per salvare Robin!»

In questo momento vediamo un Usopp acerbo. È ancora lontano il personaggio che farà ammenda successivamente a Water 7, chiedendo perdono al capitano per la scenata e volendo ritornare sulla nave.

In questo caso però le parole del cecchino assumono una sfumatura diversa.

Sicuramente non vuole apparire come il “debole che ritorna con la coda tra le gambe” ma c’è dell’altro. La sua finta spavalderia ha una finalità ben precisa:

NON SONO QUI PER VEDERE LA TUA FACCIA

Ma quella di Lucci.

Usopp sa benissimo che non può fare nulla contro il leopardo della Cp9. Tuttavia vuole “sconfiggerlo”. Lo provoca solo perché si aspetta una reazione da Rufy.

E puntualmente arriva

Ha provocato Lucci con l’intenzione di provocare Rufy. Era lui il suo obiettivo. Usopp ha fatto leva sulla responsabilità del capitano. Rimanere a terra voleva dire mettere in pericolo l’intera ciurma, perché nessuno sarebbe stato alla sua altezza. Nessuno avrebbe potuto sconfiggerlo se non lui.

Che razza di capitano sarebbe uno che mette a repentaglio la vita dei suoi amici? Soprattutto se stiamo parlando di uno che fa il super discorso della madonna contro Blueno

Proteggere i suoi amici e diventare più forte per evitare di perderli.

ALLA FINE SI RIALZA

Usopp si è comportato come Mr. Satan nello scontro finale con Majin Bu. Goku avrebbe perso se non fosse stato per lui che ha preso Vegeta e l’ha portato fuori dal raggio della Genkidama.

Un eroe silenzioso, molto più debole del protagonista, Goku o Rufy che sia, ma che ha fatto la differenza.

Anche Lucci si prepara a combattere.

IL RITORNO ALLA VITA

La capacità di modificare ogni parte del tuo corpo ingrandendo, allungando o restringendo. È una tecnica particolare che purtroppo Oda ha gettato nel dimenticatoio

COME TUTTE LE ROKUSHIKI

Purtroppo è andata così. Io ho sempre considerato le Rokushiki come il potere che, se gestito meglio, sarebbe stato in grado di sostituire l’Haki.

Aveva tutte le carte in regola per farlo.

Tempo fa scrissi un piccolo approfondimento a riguardo. Non ve lo linko perché sicuramente sarà pieno di errori e frasi costruite male.

Quindi forse lo revisiono e lo ripubblico in futuro.

Ma comunque, in generale, le Rokushiki erano interessanti, e si potevano prestare bene anche come potere utilizzato dai pirati. E non c’entra nulla il fatto che fossero ad uso esclusivo della Marina e del Governo.

Sanji lo chiama Skywalk ma alla fine è il Geppou che usano i Marine.

Lo utilizza anche Rufy in Gear Fourth contro Doflamingo.

Zoro con le spade ha sempre utilizzato il Rankyaku senza saperlo

Eccetera eccetera.

È un peccato, un vero peccato che siano cadute in disuso. Ora Lucci usa l’Armatura, non più il Tekkai. Ma l’ultima volta che l’ha utilizzata nel manga, se la ricorderà per sempre.

Ci arriveremo…

Questo capitolo è molto dinamico, frenetico. Il classico susseguirsi di tavole mute con ritmi veloci e serrati.

In parole povere

LE MAZZATE

Poi arriva. Il punto più doloroso per Rufy

Citando sempre il secondo Batman di Nolan, «la notte più buia è quella che viene subito prima dell’alba».

Cappello di Paglia è dovuto scendere nell’oblio più totale, nel dolore più profondo solo per poter risalire e vedere uno spiraglio di luce.

Una luce fatta di tutti i suoi amici che gli illuminano la strada, non lo fanno sprofondare ma lo sollevano. Infatti c’è questa scena bellissima fatta del collage di ognuno di loro partendo da Aokiji.

Se ci pensate, Enies Lobby è la saga finale di un arco narrativo iniziato proprio a Long Ring Long Land, dove viene introdotto il primo Ammiraglio. Lui ci avverte del percolo che l’intera ciurma corre nel tenere a bordo una come Nico Robin.

Il lettore d’ora in avanti starà particolarmente attento a qualsiasi movimento sospetto di questa donna (che voglio ricordare, è stata introdotta a Whisky Peak come nemica).

Se analizziamo meglio la saga di Water 7, notiamo che è stata semplicemente (si fa per dire) un’introduzione a tutto quello che sarebbe avvenuto poi. In soldoni, Water 7 è il posizionamento di tutte le pedine sulla scacchiera e Enies Lobby rappresenta la partita vera e propria con movimenti particolari e “catture” intriganti.

Ma è stato Long Ring Long Land ad aver dato inizio alle danze.

Quindi è giusto che il mini-flashback di questo capitolo inizi proprio da Aokiji.

Come dico sempre, gli scontri in One Piece non sono mai soltanto fisici ma ideologici, di due idee che combattono tra di loro sottoforma di personaggi.

Vincerà l’idea più forte, quella più funzionale al momento storico in cui siamo.

«Che cosa succede quando una forza inarrestabile incontra un oggetto inamovibile?»

La forza inarrestabile è Rufy e l’oggetto inamovibile è Lucci. Sono due visioni completamente differenti. Per Lucci la mancanza di libertà di un popolo, di una nazione, anche del mondo intero è giusta se questa prigionia serve a preservare lo status-quo. All’uomo leopardo non interessa cambiare il mondo, lui vuole solo osservarlo e adattarsi al suo interno per poter fare quello che gli pare. E qual è l’inclinazione di Lucci?

Lucci vuole scalare la vetta accettando tutte le barbarie che vengono perpetrate nel mondo, tutte le schiavitù, solo per ottenere la “licenza di uccidere”, solo per poter fare quello che gli pare. Libertà di agire a discapito del mondo intero dato che agisce per un ente governativo super segreto e super potente.

Un oggetto inamovibile, fermo, bloccato sui suoi principi. Rufy invece è la forza inarrestabile, colui che come una valanga travolge tutti (il potere più forte di tutti i mari diceva qualcuno…). Ma la differenza sostanziale è il desiderio di libertà non A DISCAPITO DI tutti gli altri ma GRAZIE A tutti gli altri.

Rufy è libero e vuole rendere libero il mondo intero, Lucci vuole essere libero (di agire come vuole) fregandosene della schiavitù degli altri.

Ed ecco due ideologie a confronto. Come andrà a finire?

Cappello di Paglia si rialza dopo il secondo Rokuogan e in modo inarrestabile sferra un Gatling micidiale. Lucci, inamovibile, rimane saldo con i piedi a terra e cerca di fermarlo con il Tekkai più potente che riesce a fare.

Ma non ci riesce.

L’oggetto cade.

La forza inarrestabile ha vinto.

Come citazione non è male se consideriamo che Rufy ha sferrato lo stesso Gatling a Water 7 e Lucci lo ha parato senza difficoltà.

La scena continua anche nella pagina successiva. L’autore ha voluto ricalcare la lunghezza di questo Gatling infinito. Non è soltanto una raffica da inserire in una splash-page. Infatti se vi leggete questo capitolo, notate che Eiichiro Oda non ha inserito la scena del colpo nell’ultima pagina proprio perché aveva bisogno di altro spazio per rappresentare i pugni successivi.

Per dare l’impressione al lettore che questa raffica di pugni non finisce mai. Che Rufy sta spingendo al massimo. Ogni briciola di energia, ogni fibra del suo corpo è utilizzata per abbattere il nemico.

Per proteggere i suoi amici.

Il Gatling distrugge tutto. Cappello di Paglia sfonda anche il muro facendo cadere Lucci dall’altra parte della torre.

Ora Rufy ha il diritto di cadere. Ora può permettersi di restare immobile a terra in attesa che qualcuno lo salvi.

E infatti fra non molto, un angelo molto fregno dai capelli neri lo aiuterà a salire sulla Merry.

A proposito di angelo fregno.

Questa scena è bellissima. Una delle tante che consacra Enies Lobby come miglior saga a chiudere un arco narrativo altrettanto stupendo.

Potrebbe avvicinarsi alla perfezione assoluta, tanto è bella.

E vogliamo parlare della mia tavola preferita IN ASSOLUTO?

Anche se si trova fra due capitoli

STI GRANCAZZI

L’Omelia è mia e faccio quello che mi pare

Eccola qua:

Rufy è stato trasportato di peso sulla nave perché incapace di muoversi. Una volta a bordo ringrazia Robin per averlo fatto salire.

Ma lei lo blocca.

Non lo fa parlare.

Gli sorride, perché non deve permettersi di dire anche una sola parola. È lei quella che deve ringraziare lui e tutto l’equipaggio per questa missione suicida.

Quel sorriso accennato che fa al capitano, quello sguardo sereno di una donna che ha finalmente trovato la sua casa.

Adesso sarai sola, certo… ma un giorno, ne sono sicuro, troverai dei compagni che ti proteggeranno! Nessuno a questo mondo nasce per stare completamente solo!

Diceva Hogwor D. Sauro.

Dopo lo scontro con Lucci, la saga è praticamente in discesa per i protagonisti. Devono soltanto scappare ma il lettore sa bene che è solo una questione di tempo. Infatti dura pochissimo.

In termini di pathos, invece, ci sarà un altro picco durante il funerale vichingo della Merry, altra roba clamorosa.

Oda è talmente bravo da farti star male per la morte di un oggetto fatto di legno che trasporta persone.

In questo momento sono geloso.

Se dovessi studiare anche per anni e anni, non riuscirei comunque a scrivere una sceneggiatura bella come questa.

E non mi sto riferendo solo a Enies Lobby.

Ma a tutto One Piece.

“Che cosa succede quando una forza inarrestabile incontra un oggetto inamovibile?”

Beh… dipende da quanto “inarrestabile” sia la forza. E se parliamo di Luffy, la risposta a questo paradosso sarà sempre la stessa.

 

12 commenti su “One Piece Capitolo 427: l’Omelia del Reverendo”

  1. Bellissima analisi di uno dei più bei capitoli della saga migliore di One Piece (almeno per il sottoscritto).
    In particolare mi è piaciuto come hai evidenziato la bellezza del mio personaggio preferito, Usopp: lui è niente in confronto ai giganti presenti nel manga, eppure si sforza sempre di fare quello che può. È lo stesso motivo per cui preferisco di gran lunga i vari Mr Satan, Jaco, Yajirobei e più in generale i deboli terrestri ai Sayan invincibili.
    Andando totalmente off Topic:
    Vedo che ti piacciono i Batman di Nolan? Premettendo che per me i primi due sono comunque bei film (il terzo purtroppo è mediocre), non sono d’accordo col discorso sul realismo, che anzi, per me è uno dei difetti principali del film.
    Considerando che ogni film ha una qualsiasi forzatura per rendere la storia avvincente (altrimenti sarebbe un documentario o comunque la realtà), e considerando che i supereroi, similmente ai mostri o ai personaggi manga, portano sempre a grandi forzature essendo cose totalmente estranee alla realtà, per renderli più credibili è necessario creare un mondo che palesemente non sia il nostro, permettendo così di rendere più credibili alcune forzature. Per spiegarmi meglio, secondo me i Batman di Burton funzionano perfettamente proprio perché il regista crea un mondo diverso dal nostro (palesemente fumettoso e gotico a partire dalle scenografie della città), rendendoci più facile credere alla premessa (forzata e ridicola) di un milionario che si veste da roditore per picchiare la gente. Anzi, una volta liberatosi di questa ingombrante premessa Burton può rendere realistico il resto: il suo Bruce Wayne è quello che sarebbe un personaggio nella realtà, ovvero un uomo di mezza età depresso e folle che picchia e massacra i criminali solo per sfogare la sua perdita.
    Pensandoci è un po’ la stessa cosa che fa Oda con One Piece: creando un mondo completamente diverso dal nostro ci permette di credere alle vicende che vediamo, alla premessa della storia e a sorvalare meglio su eventuali buchi (per quanto ovviamente quelli di notino sempre, vedi la questione lettera di Marco e co).
    Ora, qual è il problema di Nolan? Rendendo tutto ultra realistico e quadrato si affossa da solo, perché mette in risalto sia le premesse ridicole (hai un mondo ultra realistico e poi i nemici sono i ninja) che i buchi di trama (e nei suoi film ce ne sono diecimila, basta pensare alla schiena raddrizzata a pedate).
    Per spiegarmi meglio (visto che sarà venuto un pappone illeggibile) cito un buchetto di trama di entrambi i franchise, ovvero il fatto che Batman da solo sia riuscito a costruire un covo-caverna iper tecnologico: nei film di Barron questa cosa non si nota neanche perché nel mondo irreale di Burton sembra un qualcosa di normale, nei Batman di Nolan si nota proprio perché Nolan cercando di risaltare il realismo rende lo spettatore più attento e più critico verso eventuali buchi (in pratica cinque minuti prima hai provato a fare l’inteligentone con i pezzi dell’armatura comprati da aziende diverse, ma così mi rendi assurda la questione della caverna, impossibile da costruire dal solo Bruce Wayne).

    In conclusione, spero che questo papiro risulti leggibile e spero di non essere risultato arrogante. Per il resto attendo con impazienza la prossima Omelia (anche questa settimana tu e Tosky eviterete gli spoiler? Siete proprio dei duri, avete il mio rispetto).

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    • Ah, dimenticavo: Nolan ha lo stesso, identico problema di Oda per quanto riguarda le morti e le false morti, si veda sia il secondo film che (sopratutto) il terzo.

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    • Ciao caro, ti ringrazio per il commento. Non sono d’accordo con quello che hai detto. Nel tuo commento noto una leggera punta di disprezzo verso i supereroi. Come se li stessi snobbando perché sono troppo “forzati”.

      Tutti i supereroi sono sopra le righe perché partono dal preconcetto che un personaggio, uomo con o senza poteri, vada in giro con una tutina e
      mantello, maschera colorata con delle scritte/simboli sopra.

      E’ una cosa folle che farebbe ridere se raccontata. Però funzionano, e continuano a funzionare. Perché? Perché i supereroi rappresentano una parte dell’animo umano, una delle tante facce che risuonano all’interno di noi.

      Se si guardano gli X-Men come dei coglioni in costume che fanno mosse fighe allora sbagli al principio. Se invece guardi gli X-Men come il tentativo di rappresentare delle minoranze e il tentativo dell’uomo “normale” (inteso come maschio, bianco, etero, medio-borghese) di demonizzarli, allora tutto prende forma.

      Se si guarda Batman come un coglione in calzamaglia e mantello, depresso che picchia gente, allora non si è compresa l’essenza di Batman. Ma non soltanto di lui, di tutti i supereroi.

      La premessa di Nolan è stata quella di immergere un personaggio impossibile da riprodurre nella nostra vita, NELLA NOSTRA VITA. Anche dire “i nemici sono i ninja” ti fa commettere un errore perché il tuo è un tentativo di ridicolizzare un personaggio.

      I nemici di Batman sono tutti grottheschi, ai limiti dell’assurdo. Ed è stata questa la sfida di Nolan, rendere questo grottesco, il più realistico possibile. Poi le forzature magari ci sono, ma stiamo parlando di un film sui supereroi, Nolan non stava girando Dunkirk o Interstellar. E questo lo sapeva bene.

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      • Grazie per la risposta (non ci speravo più)!
        Ecco, mi sono spiegato non male, ma malissimo. A me piacciono i supereroi (forse Batman non è troppo nelle mie corde, ma comunque apprezzo fumetti come , ma semplicemente credo che siano infilmabili in un mondo reale, proprio perchè nel nostro mondo è impossibile che esista un Batman o un Iron Man (l’unico film che riesce secondo me è in parte il primo Kick Ass). Per cui personalmente è meglio ambientare le loro storie in un mondo che non sia il nostro, per rendere la premessa credibile e potersi poi concentrare sulla caratterizzazione dei personaggi: adoro quasi tutti i film con gli x men perché con utilizzando un mondo fumettoso fanno metafore sul razzismo, adoro gli Spiderman di Raimi perché Spiderman è un personaggio interessante in quei film, mi piacciono i Batman di Burton perché hanno un personaggio interessante (e soprattutto i Batman e gli Spiderman sono interpretati da due attori normali e non da due divi bellissimi), mi diverto tantissimo con i guardiani della galassia perché nel loro contesto fantascientifico sono realistici e umani (a differenza di moltissimi personaggi dei film Marvel che sono dei manichini privi di personalità). Il problema che ho con i film di Nolan è che lui si sforza di rendere realistico più il contesto che il personaggio (che tolto forse il secondo film è monocorde), ma non rinunciando alla spettacolarizzazione tipica del genere, che ovviamente richiede un contesto diverso. In soldoni: o fai un film come Burton, ovvero col contesto fumettoso per rendere credibile il tutto, o fai come il Batman che voleva fare Aronofsky, rendendo veramente realistico il contesto e rinunciando a parte della spettacolarità. Poi chiariamoci, questo alla fine non è il problema più gravi dei film di Nolan (che comunque mi piacciono, sia chiaro: Il Cavaliere Oscuro e Batman Begins me li riguardo sempre volentieri).

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    • Credo che il Batman di Nolan sia decisamente reale e che é stato ben collocato nel mondo vero!!! Non c’è nulla di surreale o non collocabile nella realtà… anche i nemici a cui fai riferimento Tu, dal primo fino ad avere il suo apice nel terzo, sono molto realistici. Riguardo Oda il mondo di One Piece non é altro che la Nostra storia terrestre riadattata nell’Opera da Oda in base ai progetti di stesura di Tutta la trama!!!

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      • Assolutamente d’accordo. Se parliamo di apice da un punto di vista di narrazione (intesa come climax finale) allora il terzo ovviamente conclude la trilogia. Ma se analizziamo i tre film per bellezza, credo che il secondo sia inarrivabile. Secondo me è persino più bello del primo. E quel Batman è il più forte della trilogia.

        Perché nel primo era neofita, nel terzo si era indebolito perché Joker lo aveva scosso. Nel secondo invece era al massimo della forma

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  2. Ottima Omelia!!! Pur apprezzando decisamente molto le Omelie infinite, piene di allusioni – paragoni – anedotti, e più ne più ne metta… questa Omelia é perfetta ed esaustiva pur essendo concisa!!! Soprattutto oltre a Robin, hai dato risalto ad Usopp/ Mr. Satan ed alla forza inarrestabile (Luffy sconvolge anche le leggi della fisica XD!!! Complimenti

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